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Attualità e Politica

27/10/2015 | 13:15

Consiglio di Stato, slot online: Bplus chiede esclusiva per i concessionari degli apparecchi

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Consiglio di Stato slot online Bplus

ROMA – Cambiare la modalità di offerta delle slot online, passando a un sistema che preveda l’esclusività dei diritti per i concessionari fisici, con la possibilità per gli altri operatori di gioco a distanza di rivendere il prodotto online, come accade oggi per il Superenalotto. E’ quanto ha chiesto Bplus, discutendo oggi in Consiglio di Stato il ricorso sulla partenza delle giocate via web delle slot.

In particolare Bplus chiede un’esclusiva almeno per i giochi che hanno le identiche caratteristiche rispetto a quelli proposti sulle Videlotteries.

“Attualmente ci sono centinaia di giochi distribuiti e omologati online – ha detto Carmelo Barreca, avvocato del collegio difensivo di Bplus - I monopoli avevano bloccato la certificazione dei nuovi giochi per garantire ritorno degli investimenti a chi aveva partecipato al nuovo bando di gara per slot e Vlt, mentre poi da inizio 2011 ne sono state rilasciate in gran numero”.

“Ci aspettiamo che il provvedimento sia annullato dal momento che non prevede analoghe riserve per noi, come invece accade per Lotto e SuperEnalotto – ha aggiunto, ancora per Bplus, il professor Stefano Vinti – Non chiediamo che quei giochi vengano tolti dall’offerta online, ma, avendo pagato 160 milioni per la concessione, ci aspettiamo che si passi dagli stessi concessionari come distributori di gioco”. Una conferma della sentenza di primo grado “ci farebbe di certo piacere – ha poi aggiunto Vinti – visto che ribadirebbe una disparità di trattamento”.

In udienza è poi intervenuto per Lottomatica l’avvocato Alessandro Botto, ricordando che l’azienda “non è concessionario del gioco, ma svolge la funzione di service provider per conto dello Stato e che la sentenza del Tar ha tirato in ballo la società “che non era parte del giudizio di primo grado”.

La sentenza di primo grado è stata “bacchettata” anche da Amedeo Elefante, Avvocato dello Stato, secondo il quale c’è stato un “grave errore nella procedura. Il provvedimento del Tar ha fornito qualcosa di diverso rispetto a quanto chiesto. Bplus non ha vantaggi dal ricorso, intentato solo in logica aziendale. Attualmente l’azienda non ha neanche uno svantaggio concorrenziale. Bplus è uno dei colossi del settore, anche altri concessionari hanno partecipato e effettuato identici investimenti. La riserva sul lotto - ha aggiunto Elefante – è una specifica disposizione legislativa e anche sulla tassazione sono state fatte scelte precise dal legislatore. Accogliendo le richieste di Bplus si determinerebbe uno stravolgimento delle regole per i giochi”.
La sentenza del Consiglio di Stato dovrebbe essere emessa nel giro di un paio di mesi.

PG/Agipro

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