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Attualità e Politica

03/02/2016 | 11:15

DL Competitività settore agricolo, 5 emendamenti sull'ippica in Commissione Agricoltura alla Camera

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DL Competitività settore agricolo emendamenti ippica Commissione Agricoltura Camera

ROMA - Sono cinque gli emendamenti presentati in Commissione Agricoltura alla Camera al disegno di legge sulla Competitività del settore agricolo - già approvato dal Senato e ora a Montecitorio per la seconda lettura - che hanno superato il vaglio dell'ammissibilità. Delle cinque proposte di modifica del capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione, Giuseppe L'Abbate, ne sono rimaste in piedi tre: ammesso l'emendamento che propone che «il contratto di fornitura per l'acquisto dei diritti TV di corse estere sia stipulato dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli» e che «il rimborso del relativo costo sia assicurato mediante pari detrazione del corrispondente importo dal prelievo destinato alle finalità ippiche». Via libera anche all'esame di un altro emendamento sempre a firma di L'Abbate chiede di istituire, «presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e senza oneri a carico del bilancio dello Stato, la Consulta tecnica per la promozione del settore ippico», che dovrà «assicurare il coordinamento e la gestione unitaria delle politiche pubbliche per la tutela del cavallo, per l'incremento delle razze equine, per la promozione dello sviluppo del settore ippico e la salvaguardia dell'occupazione». Inoltre, con un'altra proposta, chiede di destinare al settore ippico «lo 0,2 per cento del totale delle entrate relative ai giochi»  per il triennio 2016-2018. L'ultima modifica proposta da L'Abbate riguarda la gara scommesse prevista dall'ultima manovra: con un emendamento chiede di innalzare a 35mila euro la base d'asta per ogni punto vendita e di definire «i criteri per l'assegnazione al settore ippico delle risorse derivanti dalla maggiorazione della base d'asta». 
Inammissibile per carenza di compensazione l'emendamento «che autorizza l'ASSI (attualmente costituita all'interno del Ministero per le politiche agricole) a destinare al montepremi delle corse risorse finanziarie già finalizzate ad altre esigenze di spesa». Inammissibile in quanto non corredato di compensazione finanziaria l'emendamento che «destina al settore ippico una percentuale delle entrate da giochi nel triennio 2016-2018, riducendo, così, le risorse acquisite dall'Erario, senza disporre alcuna copertura finanziaria».

Ha superato il vaglio dell'ammissibilità in Commissione Agricoltura anche l'emendamento del deputato Paolo Cova (PD) che chiede di assegnare al Governo una delega per il riordino e rilancio del settore ippico che preveda «la promozione dell'istituzione della Lega ippica italiana», la «previsione di un fondo annuale di dotazione per lo sviluppo e la promozione del settore ippico», l'attribuzione al Mipaaf delle «funzioni di regolazione e controllo di secondo livello delle corse ippiche» e «alla Lega ippica italiana di funzioni, di organizzazione degli eventi ippici, di controllo di primo livello sulla regolarità delle corse, di ripartizione e di rendicontazione del fondo per lo sviluppo e la promozione del settore ippico». Infine via libera anche all'esame di un emendamento del presidente della Commissione Luca Sani (PD) chiede al Governo di provvedere «al riassetto delle modalità di finanziamento e gestione delle attività di sviluppo e promozione del settore ippico nazionale», riordinando «le competenze ministeriali in materia di ippica e la disciplina sulle scommesse ippiche a totalizzatore e a quota fissa», prevedendo «una percentuale della raccolta totale destinata al pagamento delle vincite non inferiore al 74 per cento», stabilizzando gli «attuali livelli di gettito da destinarsi al finanziamento della filiera ippica», ed eventualmente riducendo «le aliquote destinate all'erario, a fronte di un eventuale aumento della raccolta delle suddette scommesse, dell'eventuale introduzione della tassazione sul margine per le scommesse sui cavalli e della previsione del palinsesto complementare al fine di garantire ulteriori risorse in favore della filiera ippica». Anche Sani chiede di istituire la Lega ippica italiana, prevedendo che ad essa siano assegnate «le quote di prelievo sulle scommesse sulle corse dei cavalli destinate al settore ippico». 
MSC/Agipro

 

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