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Attualità e Politica

02/12/2016 | 09:14

Gioco patologico, l'identikit del CoNaGGA: «Maschio, tra i 35 e i 55 anni, sposato e con stipendio fisso»

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Gioco patologico CoNaGGA

ROMA - «È maschio, tra i 35 e i 55 anni, è sposato e ha dei figli, fa l’operaio e ha uno stipendio fisso, ha la licenza media inferiore, gioca agli apparecchi (slot o vlt) e lo fa per vincere denaro, gioca da parecchi anni - ma il gioco è diventato un problema negli ultimi 3-4 anni - e, se non per il tabacco, non ha dipendenze da altre sostanze»: è questo l'identikit del giocatore patologico tracciato dal Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’Azzardo (CoNaGGA) che dal 2000 raccoglie enti senza fine di lucro che effettuano trattamenti di gruppo per giocatori patologici e che, con la collaborazione del CNR di Pisa, ha condotto una ricerca su 750 giocatori patologici. «Sono state 9.528 le richieste di aiuto ricevute in questi anni e 4.638 i giocatori patologici accolti nei gruppi settimanali degli enti del CoNaGGA» e «ogni mese vengono effettuati 228 gruppi, in 31 località diverse», si legge in una nota del Coordinamento che oggi a Fano si riunirà nel suo 17esimo convegno annuale. «La maggior parte dei giocatori è la cosiddetta 'persona normale' ma questo non è stato sufficiente per esimerla dal rischio di sviluppare una dipendenza patologica. E’ per questo che il CoNaGGA continuerà costantemente nel suo impegno, nella speranza che un po’ alla volta si possano ridurre i rischi di dipendenza», ha detto il presidente Matteo Iori. RED/Agipro

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