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Attualità e Politica

19/04/2017 | 15:48

Manovra, Rabino (SC): «Aumento tasse sui giochi danneggia la filiera e favorisce l'illegalità»

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Manovra Rabino SC tasse giochi

ROMA - La decisione del Governo di aumentare il prelievo sulle slot e sulle VLT e di raddoppiare la tassa sulle vincite «è un errore, sia sul versante dell'offerta che su quello della domanda»: l'aumento della tassazione «danneggia gli esercenti e i noleggiatori» degli apparecchi, mentre i giocatori, con il raddoppio della tassa sulla fortuna «vengono spinti verso un'offerta illegale più conveniente». Lo ha detto ad Agipronews il deputato Mariano Rabino (Scelta Civica - ALA), commentando le misure sui giochi contenute nella manovra varata dal Governo la scorsa settimana. «Si tratta dell'ennesima stangata del Governo su un settore che, già ora, sul piano regolamentare, è messo a rischio dall'intervento scomposto, scoordinato e irrazionale di alcune Regioni e alcuni Comuni», ha spiegato Rabino, riferendosi ai regolamenti adottati dagli enti locali in materia di giochi, nel tentativo di arginare il gioco patologico. Questo intervento del Governo non dimostra «un approccio serio verso la ludopatia, perchè spinge il giocatore a entrare in contesti non controllati. Al contrario, il fenomeno della dipendenza dovrebbe essere strettamente monitorato», ha continuato. «Il gioco continua ad essere utilizzato come un bancomat», col rischio che questa decisione si ritorca contro al Governo, «perchè potrebbero arrivare minori introiti». Inoltre il gioco «dà lavoro a decine di migliaia di persone ed è settore economico da tutelare. C'è bisogno di regole chiare, anche per consentire alle aziende di poter pianificare al meglio le loro strategie», ha spiegato Rabino che, recentemente, ha partecipato a un incontro con gli operatori del settore a Torino. «In quell'occasione ho potuto constatare che c'è, da parte del settore, una disponibilità seria a ridurre l'offerta, a sedersi a un tavolo con un approccio serio e disponibile per arrivare a soluzioni ragionevoli». Da parte del Governo, invece, «non c'è una visione complessiva del sistema: si continua a tassare gli apparecchi quando tutto il resto del gioco, soprattutto l'online, andrebbe monitorato». Il Governo «ha perso un'occasione: enti locali e istituzioni approfittino della disponibilità degli operatori ad affrontare la questione in maniera ragionevole», promuovento «una legislazione nazionale» e «una tassazione equa e ragionevole». MSC/Agipro

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