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Attualità e Politica

17/05/2017 | 08:57

Riordino giochi, Baretta (MEF): "Logica proibizionista di alcune Regioni, proposta del Governo è equilibrata"

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Riordino giochi Baretta MEF Regioni Governo

ROMA - "Una parte delle Regioni, che si fanno rappresentare dalla Regione Lombardia, contesta sopratutto i punti delle distanze e degli orari" della propsota sul riordino delle norme sui giochi presentata dal Governo in Conferenza Unificata. "Sulle distanze la contro proposta da loro formulata prevede 300 metri da scuole, chiese, ospedali, centri sanitari, centri per anziani, centri di aggregazione giovanile, impianti sportivi, sale da ballo" mentre "per gli orari propone l'apertura massima dei punti gioco per 8 ore: è evidente che l'esito di questa proposta è, di fatto, la interdizione del gioco dal territorio, da qualsiasi territorio che non sia l'alta montagna ed alcuni tratti isolati della Pianura Padana". Lo ha detto il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta nel corso dell'audizione in Commissione Finanze al Senato.
La proposta del Governo, invece, "sostanzialmente fa coincidere l'effetto delle distanze con il dimezzamento previsto dei punti gioco". Al contrario, "una soluzione che, invece, ne abolisca circa l'80% in alcune zone e addirittura il 100% in altre (come avverrebbe per la proposta alternativa) si muove, inevitabilmente, ed al di là delle buone intenzioni dei proponenti, in una logica proibizionista che non corrisponde al compito di regolare il settore", ha spiegato.
"Si potrebbe valutare, nel caso di intesa, di adottare non solo una distanza massima, quale quella oggi prevista dei 150 metri, ma anche una minima (ad es. 50), oggi non prevista, che consentirebbe di avere ovunque una protezione minima obbligatoria, indipendentemente dalla volontà degli amministratori. Nulla osta, poi, che, se la Conferenza lo ritenesse, si possa prevedere, a maggiore garanzia, che la gestione delle distanze proposte, oltre che affidata ai Sindaci,   preveda un diretto coordinamento delle Regioni". MSC/Agipro

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