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Attualità e Politica

07/08/2017 | 15:25

Riordino giochi, Federserd: «Ultima proposta del Governo, la strada è giusta»

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Riordino giochi Federserd Governo

ROMA - L'ultima proposta del Governo in Conferenza Unificata sul riordino delle norme sui giochi «rinuncia alla pretesa di disciplinare il mercato attraverso la definizione di precise caratteristiche di inquadramento delle tipologie dei locali di gioco, e si limita giustamente a definire i requisiti fondamentali per le autorizzazioni che gli enti locali dovranno usare come criteri di regolamentazione». È l'analisi di Maurizio Fea, responsabile nazionale per il gioco di Federserd. Con la nuova proposta, si «concede finalmente ai Comuni l’accesso ad alcune banche dati gioco dei Monopoli, cosa che dovrebbe ridimensionare il 'balletto dei numeri'», e si definiscono «criteri di carattere quantitativo generale, per dare ai Comuni la possibilità di disciplinare numero e distribuzione degli apparecchi, con logiche più rispettose del buon senso e di ciò che di scientifico si conosce dei comportamenti umani». Fea rileva poi che «c’è una seconda parte del documento che enumera le buone intenzioni di modificare il modo di funzionare degli apparecchi, per renderli meno addittivi e forieri di patologia. Suggerisce di accogliere le raccomandazioni dell’Osservatorio sugli interventi tecnologici che si possono operare ai fini di depotenziare gli attuali meccanismi (velocità di gioco, assenza di  limiti temporali e monetari, mancanza di alert, introduzione della tessera sanitaria) degli apparecchi, che ne aumentano i rischi di creare dipendenza», ma tutto ciò viene «rimandato a un tempo indeterminato, che molto difficilmente troverà compimento», spiega. «È difficile infatti pensare che, avendo deciso di rinnovare entro il 2018 il parco delle AWP e VLT, sostituendole con apparecchi di nuova tecnologia, si possa procedere a un secondo aggiornamento tecnologico a breve distanza, certamente oneroso, che introduca quei sistemi che potrebbero avere un effetto positivo sul contenimento delle derive patologiche dei comportamenti di gioco dei soggetti vulnerabili». Infine, la proposta del Governo sottolinea «la necessità di operare controlli rigorosi sulle derive illegali che da sempre accompagnano il gioco d’azzardo, indicando correttamente alcuni indici territoriali di pericolosità criminale che andranno utilizzati come criterio aggiuntivo per la regolamentazione del mercato locale»: questo si traduce in «ampio potere - e di conseguenza responsabilità - agli enti locali che dovranno dimostrare di saper gestire una materia complessa e ricca di interfacce (sanitarie, economiche, sociali, legali, relazionali) individuando gli interlocutori competenti, che li sappiano aiutare e sostenere nel compiere scelte efficaci», continua. «Tutto ciò nell'ipotesi non scontata, che si trovi l’accordo su questa proposta, mettendo fine ad una querelle che, al di là degli aspetti sicuramente strumentali e di bottega, forse alla fine sta producendo un risultato da non disprezzare», conclude Fea.
RED/Agipro

 

 

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