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Attualità e Politica

03/11/2015 | 09:44

Squinzi (Pres. Confindustria) boccia la manovra: “Giochi, azione del Governo guidata da necessità di fare cassa”

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Squinzi Confindustria Giochi

ROMA - Il filo conduttore dell’azione del Governo sembra essere, ancora una volta, l’impellente necessità di reperire risorse finanziarie. Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, l’associazione degli industriali cui fa capo Sistema Gioco Italia, boccia senza riserve il pacchetto normativo indirizzato all’industria del gioco contenuto nella manovra 2016, composto – ha detto – “da inasprimenti del prelievo e gare per nuove concessioni”. Un modus operandi, ha ribadito ieri Squinzi durante l’audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, che si è dimostrato “inefficace”, dal momento che “gli obiettivi di gettito prefissati non vengono raggiunti e al tempo stesso si destabilizza la cornice normativa di un intero settore economico, quello del gioco legale, che in Italia conta 6.000 imprese e 120.000 addetti”. Secondo il numero uno degli industriali, “in luogo di interventi sbrigativi, sarebbe più opportuno tornare a valutare un complessivo intervento di riordino per il settore, rilanciando il principio della riserva di Stato per l’offerta di gioco e tornando ad una leale e reale collaborazione tra Stato, Regioni e Comuni in un ambito in cui la regolazione è diventata sempre di più frammentata e Confusa”. Squinzi ha rilanciato poi il tema del passaggio dal meccanismo del Preu sulla raccolta alla  tassazione del margine degli operatori, inteso come differenza tra gioco raccolto e importi di vincite, aggi, compensi e altri costi sostenuti, razionalizzando allo stesso tempo “l’offerta di gioco, riducendo i punti vendita, con un vero e proprio piano regolatore”. E se da un lato va “condivisa” la previsione di una nuova sanatoria per i centri scommesse non autorizzati,  ha concluso Squinzi, “l'azione di contrasto al gioco illegale andrebbe tuttavia perseguita con maggiore incisività attraverso l'eliminazione dei Ctd non regolarizzati che operano una concorrenza sleale con gli operatori del gioco legale”. RED/Agipro

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