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Attualità e Politica

03/05/2016 | 17:02

Tassa da 500 milioni, Monopoli ai concessionari: denunce a Procura e Corte dei Conti per chi non ha pagato i 160 milioni mancanti

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TASSA 500 MILIONI MONOPOLI

ROMA - Un’incisiva azione di recupero nei confronti dei soggetti che non hanno ancora versato la loro parte – 160 milioni di euro in tutto - della supertassa da 500 milioni per il settore slot, introdotta dal governo Renzi nella legge di Stabilità 2015. E’ quanto richiede l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - in una lettera inviata in questi giorni ai 13 concessionari degli apparecchi –  per completare l’incasso del mezzo miliardo di euro previsto, a titolo di riduzione degli aggi dell’intera filiera, dalla legge di Stabilità 2015. Finora, concessionari, gestori ed esercenti hanno versato circa 340 milioni di euro, con tempi e modalità diversi. Nella missiva, la Direzione Giochi di piazza Mastai invita i concessionari a “aggiornare le segnalazioni prodotte nei confronti dei soggetti che non hanno effettuato, in tutto o in parte, il versamento della quota relativa alle somme dovute”, consentendo all’Amministrazione di completare le denunce all’autorità giudiziaria e alla procura della Corte dei Conti già inoltrate tempo fa. La lettera riconosce il complesso contenzioso avviato da gestori e concessionari, giunto fino alla Corte Costituzionale, ma sottolinea che “i versamenti della parte residua – rispetto ai 500 milioni previsti dalla Stabilità 2015 – non risultano completati nemmeno dopo l’entrata in vigore della legge di Stabilità 2016”, che ha fissato in modo preciso la ripartizione delle somme dovute da ciascun soggetto che compone la filiera (concessionari, gestori, esercenti), “in misura proporzionale alla partecipazione alla distribuzione del compenso”. La misura – ribadisce Adm ai concessionari – è determinata sulla base di contratti di contenuto privatistico, è nota ai concessionari e conduce all’individuazione di “somme certe”. L’Amministrazione farà la sua parte per incassare quanto non versato dalla filiera ma si riserva “ogni azione a tutela degli interessi erariali” in riferimento “all’eventuale inerzia dei concessionari rispetto al recupero delle somme”.    

NT/Agipro

 

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