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Attualità e Politica

06/07/2017 | 12:03

Wges a Barcellona, Castaldo (GM Microgame): “Il gaming verso ulteriori restrizioni, per la liquidità condivisa una strada in salita”

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Wges Barcellona Castaldo Microgame

ROMA - "I mercati regolamentati sono il futuro per l’industry ma bisogna riconoscere che la tendenza nella regolamentazione è verso una maggiore restrizione.  Ne è un sintomo chiaro l’aumento degli interventi sanzionatori dei regolatori nel mercato UK.  Anche in Italia mi aspetto ulteriori restrizioni, ad esempio nella pubblicità.  L’industry deve capire questo trend, prendersi le proprie responsabilità e non combattere battaglie irrealistiche e improduttive, privilegiando il bene del mercato all’affermazione di singoli modelli di business."  Lo ha detto – nel corso del convegno Wges in Corso a Barcellona - Marco Castaldo, General Manager di Microgame, commentando l’evoluzione futura dei mercati regolati. Castaldo ha poi aggiunto che "in Europa si è sviluppato un progetto di mercato comune ed è giusto tentare di introdurre questo concetto anche nel gambling.  In pratica, però, si sono affermati diversi modelli regolamentari con importanti differenze anche negli strumenti tecnici di controllo e dunque di tutela del giocatore, che sarà difficile far convergere, anche perché riflettono contesti e volontà politiche alquanto disomogenee”.  Proprio oggi i regolatori di Francia, Spagna, Portogallo e Italia firmeranno l'accordo per sviluppare un progetto di liquidità condivisa nel poker: “Ritengo che il suo percorso sarà lungo e complesso.  Sarà necessario che i quattro stati coinvolti si mettano d’accordo su come “armonizzare” le regole critiche, che incidono sulla sostenibilità del gioco e sulla sicurezza dei giocatori, il che è un compito difficile.  Inoltre è inevitabile che si consideri anche la tutela della concorrenza, variabile chiave per garantire dinamicità e salute al mercato, ma anche per preservare gli investimenti e l’occupazione nel settore in Italia.  Sono certo che le questioni verranno analizzate in profondità per cercare le soluzioni perché è evidente che, in caso contrario, gli effetti di un’eventuale condivisione di liquidità andrebbero nel senso opposto da quanto auspicato”, ha concluso Castaldo.
NT/Agipro

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