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Attualità e Politica

09/06/2017 | 11:45

Match Fixing, Presilla (Sportradar): «Monitoraggio continuo, anche sulle scommesse "minori". Fondamentale la collaborazione con i Monopoli»

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match fixing presilla sportradar

ROMA - "Il match fixing non è di esclusiva pertinenza del calcio, non a caso abbiamo esteso l'attività ad altre discipline sportive. Non ci sono sport o zone geografiche immuni. L'esperienza ci ha insegnato che fenomeni di questo tipo sono ovunque, tra i professionisti e i dilettanti, calciatori famosi e promettenti". Marcello Presilla, responsabile Integrity per l'Italia di Sportradar, è intervenuto durante il convegno "Le azioni di contrasto al match fixing: un impegno primario" in corso a Roma. "L'indigenza economica è uno dei rischi, la messa in sicurezza dei club è fondamentale - spiega Presilla - Il match fixing è un reato reato particolarmente subdolo. La scommessa non è l'erba del diavolo, ma è importante che i tesserati sappiamo cosa possono e non possono fare".
"Controllo e monitoraggio sono altrettanto importanti. Attività che va condotta nel rispetto di certe regole e lontano dai riflettori. È materiale che deve essere utilizzato dagli investigatori per ulteriori approfondimenti e se dovessimo informare di ogni allarme - e gli alert sono continui - faremmo un altro lavoro. Un alert non è una certificazione del match fixing, sono dati che vanno studiati. Abbiamo intensificato collaborazione con i Monopoli, con sistemi perfettamente integrati. Abbiamo intercettato casi particolari: per esempio, i fixers sono ben consapevoli di essere controllati e sono attenti alle cosiddette soglie di rilevanza. Preferiscono guadagnare di meno, abbassando l'importo scommesso e cercando di non essere individuati. Stiamo osservando fenomeni di "inabissamento" del reato. Non si manipola solo il risultato, le fattispecie sono tante, come ad esempio i cartellini, il numero dei gol, episodi che sfuggono all'attenzione. Stiamo verificando giornalmente anche questo. Abbiamo notato anche uno spostamento dalle scommesse prematch a quelle live", ha spiegato. "Anche le sanzioni hanno un ruolo determinante nella lotta al match fixing. Vedere giocatori rei confessi al minimo della pena o anche di meno fa male al calcio. Senza effettività della pena svuotiamo tutto il resto di significato". 
LL/Agipro

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