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Attualità e Politica

03/03/2016 | 11:40

Dl Competitività, Servizio Studi Senato: "Nel nuovo organismo per gestione del settore anche Mipaaf e Mef"

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dl competitività servizio studi senato

ROMA - La delega al Governo, da esercitare entro 12 mesi, per il "riordino degli enti, società ed agenzie vigilati dal Mipaaf" e per il "riassetto delle modalità di finanziamento e gestione delle attività di sviluppo e promozione del settore ippico nazionale", dovrà prevedere "per i primi cinque anni dalla costituzione dell’organismo in questione, una qualificata partecipazione di rappresentanti dei Mipaaf e del Mef negli organi gestionali". E' quanto evidenzia il Servizio Studi del Senato nel dossier sul dl Competitività. "Il comma 3, inserito durante l'esame presso la Camera dei deputati, prevede il riordino delle competenze ministeriali in materia di ippica, incluse quelle riguardanti i diritti televisivi relativi alle corse (anche estere), la disciplina delle scommesse, la permanenza degli attuali livelli di gettito da destinare al finanziamento della filiera, attraverso la riduzione delle aliquote da destinare all'Erario, un aumento della raccolta e l’introduzione della tassazione sul margine per le scommesse a quota fissa - ricordano i tecnici del Senato -  oltre all'istituzione di un organismo cui demandare le funzioni di organizzazione degli eventi ippici e di rendicontazione e ripartizione delle risorse provenienti dalle scommesse e dai finanziamenti statali previsti; essa dovrà avvenire compatibilmente con la normativa europea".

"Compatibilmente con la normativa europea, si prevederà anche che le quote di prelievo sulle scommesse sulle corse dei cavalli destinate al settore ippico, nonché le altre risorse destinate all’ippica dalla normativa vigente, siano assegnate al costituendo organismo - segnala ancora il Servizio Studi - ad esso saranno anche conferiti gli stanziamenti attualmente iscritti nel bilancio del Mipaaf in materia ippica, dopo essere stati rideterminati e tenuto conto delle funzioni trasferite, stabilendo comunque una riduzione degli oneri a carico della finanza pubblica pari al 20 per cento nel primo anno successivo alla costituzione del medesimo organismo, al 40 per cento nel secondo anno, al 60 per cento nel terzo anno e all’80 per cento nel quarto anno. A decorrere dal quinto anno successivo alla costituzione dello stesso organismo, - conclude il dossier - al relativo finanziamento si provvederà, oltre che con i prelievi e con le risorse di legge, con le quote di partecipazione versate annualmente dai soci". FP/Agipro

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