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Attualità e Politica

23/04/2016 | 14:35

Presentata ricerca licei di Bologna, Pucci (pres. Astro): "Gioco pericoloso per i minorenni"

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BOLOGNA - I ragazzi dei licei bolognesi Renzi, Minghetti e Righi insieme per scoprire il rapporto tra gioco e giovani. La ricerca e' stata presentata questa mattina nella Cappella Farnese, al centro di Bologna, in un incontro pubblico durante il quale sono stati mostrati brani di film, selezionati dai ragazzi, analizzate le probabilità di vincita e ripercorsa la storia del gioco. Si tratta del primo appuntamento in un ciclo di quattro conferenze nel corso del quale gli studenti dei licei di Bologna presenteranno e commenteranno le loro ricerche, intitolate “Un gioco che mi gioca, io non voglio cadere nella rete”, con la partecipazione dell’associazione degli operatori del gioco lecito Astro, insieme a docenti scolastici, psicologi, psicoanalisti, rappresentanti dei Giocatori Anonimi, Fondazione Nomisma, magistrati della Procura Minorile. Secondo Massimiliano Pucci, presidente di As.Tro - la principale associazione di gestori di slot machine - "l'approccio delle classi e' stato sano e corretto. Il messaggio che deve passare e' che sotto i 18 anni il gioco e' vietato e pericoloso. Lo stato ha deciso di legalizzare il gioco ma e' stata una decisione giusta? Lo devono dire anche le nuove generazioni. Per sconfiggere la ludopatia, paradossalmente, il gioco andrebbe abolito, però ciò è ormai impossibile anche a causa delle nuove tecnologie che portano il gaming direttamente su computer e telefoni". Pucci - che ha portato ai ragazzi il saluto dei vertici dei Monopoli di Stato, Alessandro Aronica e Roberto Fanelli - ha sottolineato che Stato e Regioni stanno cercando faticosamente un compromesso per il riordino proprio in questi giorni: "Porteremo le istanze degli studenti nelle sedi istituzionali, coinvolgendo in progetti come quello di Bologna anche scuole e licei di altre regioni. I dati delle regioni che stanno espellendo il gioco lecito ci dicono che aumentano sia i malati che la presenza di prodotti illegali. Per questo invocare il rischio di epidemie e' dannoso, in particolare quando i numeri non sono rilevanti.  È arrivato il momento di legare al gioco iniziative per il territorio e per buone cause, destinando una parte dei proventi fiscali agli enti locali come avviene nei paesi più avanzati del mondo", ha concluso Pucci. NT/Agipro 

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