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Attualità e Politica

26/10/2015 | 12:23

Slot, Tar Toscana: “No a limitazione orari se manca seria valutazione sulla ludopatia”

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slot tar toscana

ROMA - La disciplina sugli orari di funzionamento delle slot è da annullare se manca una rilevazione scientifica sui dati relativi alla ludopatia. Il Tar Toscana ha accolto con sentenza questa motivazione il ricorso del titolare di una sala giochi di Massa - difeso dall'avvocato Cino Benelli - contro l’ordinanza del Sindaco che limitava gli orari di esercizio delle sale giochi a 8 ore al giorno. “E’ mancata una seria valutazione dell’incidenza del fenomeno a livello cittadino - si legge nella sentenza - della gravità dello stesso sotto il profilo patologico, sociale ed economico e della diversa domanda di giochi presente sul territorio”. Il Collegio spiega poi nel dettaglio che “l’intera istruttoria esperita dall’Amministrazione comunale di Massa si esaurisce nella sola mail proveniente dall’A.U.S.L. competente e in un generico parere favorevole del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, del tutto carente di motivazione”. Tale comunicazione, secondo i giudici “opera un generico riferimento a studi epidemiologici di vari enti, operandone una mera trasposizione statistica alla Provincia di Massa Carrara, senza però mai evidenziare dati specifici relativi alla Città di Massa; sono poi riportati i dati relativi alle persone (circa un centinaio) in trattamento nella Provincia di Massa Carrara, senza evidenziare (cosa che doveva riuscire abbastanza facile) quale possa essere l’incidenza del fenomeno a livello comunale”. La limitazione degli orari non è argomentata a sufficienza nemmeno “dalla prolissa motivazione apposta all’atto che, da un lato da un lato, si limita a riepilogare dati normativi e fattuali relativi alla rilevanza della lotta alla ludopatia (del tutto scontati in questo contesto) e, dall’altro, a richiamare dati elaborati da un quotidiano, ovvero provenienti da una fonte alla quale non può essere attribuita alcuna autorevolezza scientifica”. L'ordinanza del Sindaco, inoltre, è illegittima poiché opera una sorta di 'discriminazione' tra i diversi giochi, perché "ha sottoposto a una disciplina limitativa in materia di orari slot e vlt (ritenuti più pericolosi e diffusi sul territorio) e non altre forme di gioco o scommessa, in astratto, altrettanto pericolose".

LL/Agipro

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