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Attualità e Politica

19/04/2017 | 17:34

Gioco online illegale, in aumento i siti “mordi&fuggi” senza licenza e con transazioni cash

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ROMA - Si chiamano betfull24 oppure betweb24 o ancora foxsport29.com ma la serie è lunghissima, quasi infinita. Sono i “nuovi” concorrenti del mercato autorizzato del gioco in Italia, sempre più sfuggenti e “liquidi”: chi vuole restare nel mercato grigio evita ormai Malta, l’Austria o le altre giurisdizioni europee presso le quali – vedi il caso “Gambling” – è possibile per le procure italiane ottenere una rogatoria internazionale e procedere così ad arresti e sequestri. No, il nuovo trucco è aprire dei siti “mordi&fuggi”, senza alcun riferimento ad autorità del gioco o a normative comunitarie, dare mandato per la raccolta a qualche decina di spregiudicati agenti sul territorio, incassare i proventi e poi far perdere le proprie tracce, come è successo qualche mese fa – ad esempio - a un sito denominato “xyzbet” il cui dominio è ora in vendita su Internet. Non mancano, ovviamente, i siti collegati a licenze rilasciate a Curaçao, graziosa isoletta di fronte al Venezuela, nella quale la tassazione per le società di gioco è al 2% degli utili, l’Iva non è dovuta e – soprattutto – una licenza viene offerta su Internet a 30mila euro “all inclusive”: dalla nomina dei direttori alla traduzione dei documenti necessari, dall’apertura di un conto bancario alla fornitura dei timbri. Ma la patente fornita da un mercato regolamentato – fino a qualche mese fa considerata necessaria per dare una mano di credibilità al business – ora non sembra più indispensabile e, da tempo, anche i grandi fornitori internazionali di software (pressati dagli enti regolatori) hanno smesso di siglare contratti con operatori “borderline”. La soluzione quindi – per chi gestisce siti non autorizzati – è stata quella di stringere rapporti con software house (attive da anni e con personale IT formato ed esperto) in grado di realizzare piattaforme di betting simili a quelle più in voga. Veri e propri artigiani dell’Information technology dei giochi, che non hanno struttura, capitali o certificazioni sufficienti ad acquisire clienti importanti che operano nel mercato regolato ma che alimentano con piattaforme a buon mercato il gioco senza licenza. Naturalmente, il prodotto disponibile è limitato: poker e casinò sono integrati solo raramente e non è possibile utilizzare strumenti di pagamento ormai disponibili per tutto il mercato del gioco online. Questo lascia ovviamente pensare che le transazioni di gioco siano effettuate ancora in contanti, alla faccia di tutte le normative nazionali ed internazionali – vecchie e nuove - sul riciclaggio.  Le pagine del “Chi siamo” o dei “Contatti” dei siti di tutte le realtà offshore sono ovviamente “blank” o con informazioni troppo generiche per poter essere utili agli utenti. La tutela del giocatore – in caso di controversia su un’eventuale vincita - è di fatto inesistente, in quanto l’unico riferimento risulta essere la società caraibica titolare della licenza.

NT/Agipro

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