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Attualità e Politica

17/01/2017 | 17:34

ESCLUSIVA/Caso-Betuniq, Musolino (Antimafia): “Gennaro ha collaborato e ora è lontano dalle logiche criminali, noi e i Monopoli controlliamo il suo ritorno al business”

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Betuniq Musolino Antimafia

ROMA - Stefano Musolino è il magistrato dell' Antimafia di Reggio Calabria che ha condotto l’operazione “Gambling”. In questa intervista, il Pm spiega i motivi che lo hanno spinto a dare un parere favorevole al nuovo progetto imprenditoriale del “superpentito” Mario Gennaro. Da oggi, Betuniq sarà una “skin” legale – vale a dire un rivenditore autorizzato – di un concessionario dei Monopoli di Stato.

Musolino, Betuniq sta per ripartire e converrà che, dal punto di vista della pubblica opinione e del settore, si tratta di una situazione perlomeno particolare. 

"Capisco che la ripartenza di Betuniq possa essere considerata, in particolare dall'area del gioco on line, una cosa difficile da comprendere, ma è chiaro come rappresenti una situazione assolutamente sana. E qui si impone una riflessione:  Mario Gennaro torna nel business mettendosi sotto lo stretto controllo dei Monopoli e delle istituzioni, ma sono altri i soggetti che devono destare preoccupazione, quelli che continuano a operare senza regole, in una sorta di terra di nessuno". 

Come si è arrivati al 'recupero' di Mario Gennaro?

"Gennaro non è il primo caso di questo tipo sul quale mi sia capitato di lavorare. Le norme che regolano i rapporti con i collaboratori di giustizia ci aiutano a fare chiarezza e, tra queste, c'è il percorso di collaborazione che punta al recupero della persona. In una sorta di contratto che si firma tra lo Stato e il dichiarante, si fissano degli obiettivi, tra i quali  il recupero sociale del soggetto, attraverso la scelta di rottura con gli ambienti criminali e il reinserimento nel sistema delle regole.  Al termine del percorso di collaborazione con la giustizia, Gennaro ha fatto tutto ciò, scegliendo di mettere le proprie doti imprenditoriali, sfruttate in precedenza da un sistema criminoso, al servizio di se stesso e della sua voglia di essere un imprenditore pulito". 

Ma non c’è il rischio che certi scenari cupi possano ripetersi?

"E' il rovescio della medaglia ed è per questo che esistono controlli stringenti, tutt'ora in corso, per verificare e monitorare la situazione. Gennaro si è sottoposto a tutte le verifiche necessarie, passate e future delle sue attività. Nel mondo del gioco gira molto denaro, non sempre pulito e garantito dai sistemi legali e il rischio, a mio avviso, è molto più concreto in altri soggetti rispetto a Mario Gennaro. Non gli abbiamo messo l’aureola, intendiamoci, e non lo consideriamo un santo: per questo abbiamo proposto - e lui stesso ha chiesto - una serie di controlli preliminari sul business plan e, successivamente, sulle modalità effettive del business. Anche in collaborazione con i Monopoli. Se poi Gennaro farà altre cose, interverremo". 

Controlli che, dal punto di vista dello Stato, garantiranno con sicurezza il percorso virtuoso di Betuniq?

"Non possiamo esserne sicuri, però auspichiamo che tutto possa andare bene. Il mio ufficio – e lo Stato in generale -  in questo senso fa una scommessa. Garanzie non ce ne sono però crediamo che alla luce del comportamento di Gennaro, delle prospettive e delle premesse che ci ha fornito, tutto ciò possa essere un ottimo esempio di come ci si possa liberare da certi sistemi, garantendo una chance di ritorno alla legalità". 

In cosa consistono i controlli ai quali è sottoposto Gennaro e la sua azienda?

"Lavoriamo a stretto contatto con i Monopoli di Stato. Sappiamo alla perfezione ogni dettaglio sul nuovo business di Gennaro e su come Betuniq eserciterà il gioco. Abbiamo un’idea precisa di quelli che sono i momenti più sensibili e delicati di questa nuova esperienza, li verificheremo passo dopo passo. Il tema più delicato, alla fine dei conti, resta quello dei rapporti con il territorio". 

Quindi ci sarà un blocco dell’apertura dei punti vendita? Almeno questo sembra di capire dagli accordi tra concessionario e skin…

"Non credo che ci siano limitazioni in questo senso. In ogni caso, se vi dovessero essere, sarebbero il frutto di una serie di accorgimenti, suggerimenti e accordi che provengono dal confronto con i Monopoli di Stato".

Dai verbali di Gennaro si capisce che ha il “superpentito” fornito spunti anche in altre direzioni. Ci saranno nuovi sviluppi giudiziari?

"Gennaro è stato ascoltato da molte procure d’Italia, non solo da quella di Reggio Calabria, sui temi legati al gioco. Non sarei sorpreso del fatto che le sue dichiarazioni fossero considerate utili".

 NT/Agipro

 

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