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Attualità e Politica

21/04/2015 | 11:35

Delega fiscale, Giacobbe e Basso (PD): «Modificare la bozza per garantire diritti e doveri a enti locali»

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Delega fiscale Giacobbe Basso PD enti locali

ROMA - E' necessario «correggere un testo i cui contenuti sono ad oggi troppo distanti dalle indicazioni della Legge Delega». Lo hanno detto i deputati Anna Giacobbe e Lorenzo Basso, aderenti all'intergruppo parlamentare sul gioco d'azzardo, che la scorsa settimana si è riunito per discutere la bozza del decreto giochi. «La delega è stata il frutto di un lavoro che ha coinvolto associazioni, cittadini, amministratori locai e che ha puntato con chiarezza su alcuni elementi fondanti: tutela dei minori, inasprimento dei divieti di pubblicità, legge nazionale quadro a sostegno dei regolamenti comunali, riconoscimento dei movimenti e delle iniziative no-slot; tutti temi inseriti nella delega durante l’iter parlamentare e che hanno connotato il testo con una forte impostazione no-slot», ma «l’attuale bozza non risponde agli elementi sopra esposti contenuti nella Delega», spiegano, chiedendo maggiore chiarezza al Governo su alcuni temi essenziali. Allo Stato spetta certamente il compito di dettare regole e limiti omogenei a livello nazionale, coprendo un vuoto che sino ad oggi c’è stato, agendo per diminuire la concentrazione dell’offerta di gioco, evitando i rischi che l’assenza di norme valide su tutto il territorio porta con sé», ma «agli enti locali deve continuare ad essere riconosciuto il diritto/dovere di introdurre ulteriori e più forti argini alla presenza dell’azzardo sui propri territori». Inoltre «deve essere reso più forte il divieto di pubblicità: non ci si può limitare a fasce orarie protette, anacronistiche rispetto alla fruizione dei programmi destinati ai minori, ne ci si può limitare a fasce protette poichè tutti sono toccati (un’altra fascia particolarmente esposta è quella degli anziani)». I due deputati sottolineano poi che « non è l’industria del gioco che deve finanziare le cure dei giocatori d’azzardo patologici: è lo Stato che deve farsene carico, riconoscendo e rendendo fruibili i Livelli Essenziali di Assistenza, tassando con giustizia le aziende che gestiscono i giochi». Infine «occorre perseguire una più forte riduzione dell’offerta di gioco d’azzardo».  «Stabilire regole nazionali relative ad alcune apparecchiature e togliere potere ai Sindaci è una impostazione sbagliata e va modificata: è necessaria una profonda modifica all'intero impianto istituzionale poiché il Decreto rinvia a regolamenti non definiti nel numero e nel tempo ed esenti dal parere parlamentare», hanno continuato, sollecitando il Governo a «trasmettere dati (già richiesti da tempo), per valutare l’impatto delle norme previste». RED/Agipro

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