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Attualità e Politica

27/07/2017 | 09:46

Giochi, Bari: sequestro da 50 milioni di euro a imprenditore del settore slot

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Giochi Bari sequestro imprenditore slot

ROMA - I carabinieri del comando provinciale di Bari stanno eseguendo la confisca di beni per un valore di 50 milioni di euro a carico di Giuseppe Cassone, un imprenditore di Gravina di Puglia, considerato dagli investigatori una figura apicale nella distribuzione e noleggio di slot machine. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Bari in applicazione dalla normativa antimafia. 
Il 68enne ha precedenti per bancarotta fraudolenta, truffa e ricettazione, reati commessi tra gli anni Settanta e gli anni Novanta, con una sistematicità tale da acclararne la "pericolosità sociale". Le indagini avrebbero accertato che l'indagato, nonostante i redditi dichiarati al fisco fossero solo sufficienti a soddisfarne le esigenze di vita familiare, avrebbe mantenuto un tenore di vita particolarmente elevato e tale da consentirgli di mettere in piedi, a partire dagli anni Novanta, un vero e proprio impero, soprattutto nel settore del commercio delle slot machines, attraverso la costituzione di diverse società di capitali, nelle quali sono confluite ingenti somme di denaro, frutto delle sue attività illecite. In particolare, sono state confiscate 6 società operanti nel settore degli apparecchi da gioco, riconducibili all'imprenditore e ai suoi familiari: si tratta di circa 1.500 slot machine distribuite su tutto il territorio nazionale all'interno di centri scommesse ed esercizi pubblici. Tra i beni confiscati, anche una società operante nella produzione e il commercio di arredi per locali pubblici, un call center, un Bed & Breakfast, 4 ville, 12 appartamenti, 7 locali commerciali, un capannone industriale, 18 quote di proprietà di altrettanti appartamenti facenti parte di una multiproprietà inserita in un complesso turistico in Letojanni (ME), 10 autovetture a uso aziendale e privato, 38 rapporti di conto corrente bancario.  

Il provvedimento che è stato emesso dal Tribunale di Bari su richiesta della Procura riguarda Giuseppe Cassone, 68 anni, di Gravina in Puglia (Bari), pregiudicato per bancarotta fraudolenta, truffa e ricettazione. Già nel maggio 2015 era stato disposto il sequestro dei beni per l'imprenditore, vista la sproporzione tra il valore dei beni mobili e immobili (50 milioni di euro) posseduti e quanto dichiarato al fisco. L'imprenditore barese, inoltre, era stato già condannato per bancarotta fraudolenta, truffa, ricettazione o emissione di assegni a vuoto per 12 volte fra il 1975 e il 1983. 

 

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