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Attualità e Politica

22/06/2017 | 10:54

Giochi, Tar Bolzano boccia ricorso contro il distanziometro

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Giochi Tar Bolzano

ROMA - Il Tar Bolzano boccia il ricorso della società Allstar, titolare di una sala vlt di Merano, contro la decadenza dell'autorizzazione alla raccolta delle giocate. I giudici amministrativi ritengono legittimo il no della Provincia al rinnovo della licenza, basato sulla legge regionale che  disciplina la distanza minima delle sale giochi rispetto ai luoghi sensibili. La Corte Costituzionale, si legge nella sentenza, "ha accertato che le misure volte alla prevenzione e al contrasto di forme di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito come quella in questione - l'imposizione di una distanza minima di 300 m delle sale giochi e scommesse dai luoghi sensibili -  rientrano principalmente nella materia della tutela della salute, escludendo la violazione della potestà legislativa esclusiva dello Stato in materia di ordine pubblico e sicurezza". Secondo il Collegio non c'è nemmeno violazione dei principi europei sulla libera prestazione dei servizi: "Spetta a ciascuno Stato membro decidere, nell’ambito del proprio potere discrezionale, se, nel contesto dei legittimi scopi da esso perseguiti, sia necessario vietare totalmente o parzialmente attività della suddetta natura, oppure soltanto limitarle e prevedere, a tal fine, modalità di controllo più o meno rigorose", ricordano i giudici. La legge provinciale non è in contrasto neppure con il decreto Balduzzi, che pure prevedeva una disciplina sulle distanze minime: "le prime misure volte a vietare l’installazione di apparecchi da gioco nelle zone sensibili - ricordano i giudici - sono state adottate dalla Provincia autonoma di Bolzano con la legge provinciale del 2010. Solo due anni dopo il legislatore statale, con il decreto Balduzzi, ha adottato misure di prevenzione per contrastare la ludopatia. Sennonché - conclude il Tar- nonostante il lodevole intento espresso, le misure adottate si sono rivelate blande rispetto alla finalità che lo stesso legislatore si era dato; e la loro attuazione, oltretutto, è stata rimandata nel tempo".


LL/Agipro

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