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Attualità e Politica

30/09/2016 | 10:14

Stabilità 2017 - Il Governo freme su accordo Stato-Regioni: senza bandi di gara a rischio 500 milioni di euro dei 700 previsti dal Mef

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STABILITà 2017 GIOCHI gOVERNO STATO REGIONI

ROMA - La piazza è ricca e accogliente, la strettoia per giungervi contorta e scivolosa. Se da una parte il Governo punta a irrobustire la manovra 2017 con i circa 700 milioni provenienti dalle gare per il rinnovo delle concessioni di scommesse, Bingo e Superenalotto  - oltre al recupero dalle somme evase nel settore slot - dall’altra, la strettoia che mette a rischio almeno mezzo miliardo di euro, è fin troppo evidente nella questione, fin qui irrisolta, dell’accordo Stato-Regioni sul varo del regolamento unico che stabilirà la nuova "geografia" di settore. Una schiarita è arrivata ieri, con la promessa dell'Esecutivo agli Enti locali di "tagliare" 130mila macchinette, partendo dagli esercizi non specializzati e da bar e tabaccherie. In attesa del 20 ottobre, quando l'accordo si dovrebbe concludere, si continua a lavorare sulla legge di Bilancio. Secondo quanto apprende Agipronews, le misure per il comparto giochi all'esame del Mef  in vista della presentazione della legge di Stabilità 2017, valgono una "manovrina" da 700 milioni di euro. Manovrina che, però, passa per le procedure per l'assegnazione di 15mila punti scommessa e 220 sale Bingo, finora "paralizzate" dal mancato accordo Stato-Regioni sui nuovi criteri di distribuzione delle sale giochi a livello nazionale. Le entrate "una tantum" previste dal Mef indicano circa 500 milioni di euro (410 il betting e 73 la tombola di Stato) provenienti dai bandi di gara per i punti vendita, poi, un centinaio di milioni - cifra soggetta a possibili oscillazioni - arriveranno dal rilascio della nuova licenza per il SuperEnalotto (in scadenza a metà 2018), gioco gestito da Sisal e reduce da un restyling che ne ha rilanciato incassi e immagine. Il ministero dell'Economia, infine, sta anche studiando l'introduzione di nuovi strumenti da mettere a disposizione dei concessionari per il recupero coatto delle somme - circa 165 milioni - non versate nel 2015 dalla filiera delle slot, in particolare da gestori di apparecchi e esercenti. Renzi introdusse due anni una"supertassa" da 500 milioni, che in realtà rappresentava una corposa riduzione degli aggi che spettano agli operatori. La norma ha dato vita a un lungo contenzioso in tribunale, non ancora concluso: la Corte Costituzionale dovrà nei prossimi mesi giudicarne la conformità alla Costituzione. 

NT/Agipro

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