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Attualità e Politica

28/07/2017 | 15:34

Scommesse, Consiglio di Giustizia siciliano: dubbi della Questura su "prestanome", legittimo negare la licenza

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Scommesse sicilia Questura

ROMA - E’ legittimo per la Questura negare la licenza a un centro scommesse, se i dubbi sull'intestazione a un eventuale prestanome da parte di pregiudicati per reati mafiosi vengono ulteriormente confermati da controlli di polizia. E’ quanto stabilisce con quattro sentenze simili il Consiglio di Giustizia Amministrativa siciliano che ha respinto i ricorsi di quattro centri di Palermo che avevano chiesto la licenza di polizia in seguito alla sanatoria scommesse. La Questura ha negato il rilascio ritenendo che i centri, benché “formalmente intestati” ad altri soggetti, fossero invece “riconducibili a una medesima regia malavitosa e gestiti di fatto, in particolare, da persone aventi precedenti per reati mafiosi”. Una valutazione effettuata non solo sulla base dei rapporti di parentela tra un pregiudicato e alcuni dei lavoratori dei centri scommesse (il genero e i figli), ma anche “sulla base di un controllo di polizia”, che hanno evidenziano un preoccupante quadro di cointeressanze e legami con soggetti controindicati”.

PG/Agipro

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