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Attualità e Politica

22/12/2014 | 08:58

Legge di stabilità, Baretta (sottosegr. Economia): "Centri non autorizzati, o si regolarizzano o saranno fuori dal mercato"

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baretta economia stabilità

ROMA - "Sono circa 7 mila secondo i dati della Guardia di finanza e degli osservatori più importanti, i punti irregolari in Italia e mi stupisco della superficialità con la quale viene affrontata questa materia". Lo ha evidenziato, in Aula alla Camera, il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, nel corso della discussione sulla legge di stabilità. "Certo abbiamo offerto a costoro di regolarizzarsi, è vero, ma è esattamente questo il punto: o ti regolarizzi o sarai fuori dal gioco legale e sarai perseguito in quanto tale. - ha chiarito il sottosergretario in merito alla sanatoria sui centri non autorizzati - È un salto di qualità che lo Stato vuole fare e sicuramente l’intervento anche quantitativo è interessante: tra le due manovre, quella di intervento sulla regolarizzazione e quella di maggiore stretta sulla filiera, con questa legge di stabilità incassiamo – ma non è una questione di cassa, perché si va ad incidere esattamente sui proventi del settore
– 1 miliardo e mezzo senza toccare la percentuale delle vincite. Quindi non interveniamo sui giocatori, sui quali dobbiamo fare un intervento molto più serio che riguarda appunto la regolarizzazione e anche affrontare questo tema delicato delle cosiddette 'macchinette'. Insomma - ha concluso - qualche modo diamo dignità ad un intervento statale che è finalizzato esattamente nella giusta direzione". 
La legge di stabilità prevede che il titolare di ogni centro di trasmissione dati attivo alla data del 30 ottobre 2014 avrà la possibilità di aderire alla sanatoria, presentando domanda entro il 31 gennaio 2015 e versando 10 mila euro (in due rate che scadono il 30 giugno e il 30 novembre 2015) per assicurarsi il diritto - "esclusivamente fino alla data di scadenza nel 2016 delle concessioni di Stato vigenti per la raccolta delle scommesse" - di gestire la raccolta, «anche per conto di uno degli attuali concessionari".
SA/Agipro

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