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Attualità e Politica

21/11/2016 | 17:00

Caso-Betuniq - Sito fermo tra un attacco hacker e il pressing dei Monopoli, Poker&bet: “In corso valutazioni su rapporti contrattuali”

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betuniq sito monopoli

ROMA - Stop improvviso per le scommesse di Betuniq. Dopo pochi giorni di attività, il sito del bookmaker che fa capo a Mario Gennaro - il superpentito del caso “Gambling” - non risulta più operativo, è scritto in un comunicato ai clienti, per un “pesante disservizio ai nostri sistemi informatici che non consente la corretta disponibilità del servizio. Entro due o tre giorni tutte le funzioni saranno ripristinate”. Una versione confermata da Vincenzo Saviano, titolare di Poker&Bet (il concessionario al quale si "appoggia'' Betuniq per offrire gioco online), il quale aggiunge, però, come siano in corso “valutazioni” sul rapporto contrattuale tra la sua società e la stessa Betuniq: “C’è stato un attacco hacker, stiamo verificando i nostri rapporti e poi vedremo il da farsi”. Secondo quanto appreso da Agipronews, la causa del momentaneo “stop” alla raccolta potrebbe derivare anche da una lettera di richiesta di chiarimenti che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha inviato nei giorni scorsi a Poker&Bet. Riferendosi a notizie circolate negli ultimi giorni sulla riapertura di Betuniq, piazza Mastai avrebbe rilevato che nessuna autorizzazione – al contrario di quanto previsto dalle linee guida per la certificazione - sarebbe stata richiesta da Poker&Bet per la partenza di Betuniq: la raccolta rischierebbe quindi di essere considerata irregolare, con il possibile rischio di revoca della concessione per la società. Nessun commento sulla vicenda è stato rilasciato ad Agipronews dai Monopoli, che non confermano neanche un’altra notizia proveniente stavolta da fonti investigative, secondo la quale Procura di Reggio Calabria, Guardia di Finanza e Unità di Informazione Finanziaria (Uif) di Bankitalia avrebbero ricevuto dall’Amministrazione una segnalazione relativa alla procedura di trasferimento dei conti gioco di Betuniq dalla società maltese (non autorizzata in Italia) al concessionario Poker&Bet. Migliaia di giocatori italiani hanno avuto la possibilità negli ultimi giorni di spostare i soldi depositati per scommettere a Malta e sequestrati da oltre un anno, oppure di incassare il denaro ancora depositato. L’intera procedura, in ogni caso, era stata autorizzata dalla Malta Gaming Authority, l’ente che controlla il mercato del gioco nell’isola.

NT/Agipro

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