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Attualità e Politica

30/04/2015 | 13:45

Giochi, seminario Betpoint-European school of Banking management: a scuola di antiriciclaggio

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giochi antiriciclaggio Betpoint

BARI - Oltre 770 segnalazioni di operazioni sospette nel 2013, con un incremento vistoso rispetto al 2012 (283) e - ancora di più - al 2009, primo anno di vigore della legge, quando le anomalie registrate furono appena 6. In attesa dei dati Bankitalia per il 2014, il settore giochi fa i conti con il fenomeno del riciclaggio, un mostro da 160 miliardi l'anno che pesa ormai per il dieci per cento del Pil italiano, il doppio della media mondiale. Per fare il punto della situazione sulla normativa e formare i propri quadri dirigenziali, Betpoint - società leader nei giochi e nelle scommesse - ha organizzato a Bari un seminario sulle "Ispezioni della Guardia di Finanza nelle società di giochi e scommesse", in collaborazione con la European school of banking management.

Il seminario è stata l’occasione per la Betpoint s.r.l. per mettere alla prova le proprie procedure aziendali per il contrasto al fenomeno dell’antiriciclaggio e antifrode implementate ormai da diversi anni, attraverso un serrato confronto con gli esperti del settore che sono intervenuti all’evento.

Combattere i riciclatori e' diventata un'attività quotidiana per gli operatori di giochi, in particolare sul fronte della prevenzione: "La legge italiana in vigore - e' stato detto nella giornata di lavori - non fa altro che applicare la terza direttiva comunitaria sull'antiriciclaggio.  Agli operatori di gioco e' richiesto di dare l'allerta alle autorità competenti e di mettere in pratica le misure più idonee per la prevenzione. L'aspetto più positivo e' che la norma sta entrando nel dna degli operatori di gioco. In termini generali, e' ormai difficile per i riciclatori sfuggire al reticolo dei controlli informatici organizzato tra le varie agenzie fiscali. Il fatto che siano ancora poche le sentenze di condanna per chi compie questo reato non deve preoccupare, l'efficacia della legge va misurata soprattutto sulla sua capacità' di deterrenza".

In Italia il riciclaggio ha dimensioni più estese rispetto ai partner Ue, a causa della presenza della criminalità organizzata, di una fiorente economia sommersa e di una evasione fiscale da oltre 100 miliardi annui. Inoltre il costo per riciclare il denaro è decisamente contenuto e nel mercato dei giochi si attesta ad un valore inferiore al tre per cento della somma che deriva da attività illecite. Per combattere l'evasione fiscale il limite di uso del contante e' sceso dai 12500 euro ai 1000 in pochi mesi, al punto che l'Italia ha attualmente il livello più basso d'Europa. Un contesto complesso ma, secondo gli esperti intervenuti al seminario, l'Italia si è dotata di strumenti normativi all'avanguardia ed è in grado - anche grazie all'aumento della compliance da parte degli operatori di gioco - di contrastare l'utilizzo di denaro di provenienza illecita nel settore giochi e scommesse. NT/Agipro

 

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