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Attualità e Politica

19/07/2016 | 13:43

Caso Laezza, Stanleybet: “Tribunali ci danno ragione, pronte azioni di risarcimento”

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ROMA - Scatteranno a settembre le richieste di risarcimento del bookmaker inglese Stanleybet dopo la battaglia contro il bando Monti che ha visto la società impegnata sia nei tribunali italiani che in Corte di Giustizia Europea. Stanleybet aveva sollevato una causa in Lussemburgo per verificare la compatibilità di una clausola del bando scommesse del 2012 – relativa alla cessione gratuita della rete a fine concessione - ai principi europei. La Corte ha stabilito a gennaio che la norma non è conforme a tali principi, di fatto accogliendo la tesi del bookmaker, un’interpretazione in seguito applicata anche dai tribunali italiani ed estesa anche ad altre società di scommesse estere. “La Stanley intende proporre azione giudiziaria per il risarcimento di tutti i danni subiti da essa stessa e dai CTD contrattualizzati ai singoli funzionari, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato - si legge in una nota della società - Questo solo nei casi in cui abbiano operato senza l’ordine di un magistrato, malgrado fossero stati avvertiti, nei modi dovuti, della peculiare situazione dei CTD Stanley”.


“Il passato è ora rimesso al giudizio della Magistratura italiana - ha dichiarato John Whittaker, CEO di Stanley - Per il futuro auspico che tra le Autorità italiane emerga la consapevolezza della assoluta necessità di un confronto tra l’Amministrazione, la Stanley e i concessionari. Deve essere scongiurata un’altra gara che, come le tre precedenti occasioni (gare del 2000, Bersani e Monti) pregiudichi l'ingresso della Stanley a condizioni di parità nel sistema concessorio italiano”.  RED/Agipro

 

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