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Attualità e Politica

06/06/2016 | 12:06

Scommesse, Tar Emilia: “Non spetta alla Questura valutare norme edilizie per il rilascio della licenza”

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ROMA - Non spetta alla Questura valutare le norme in materia edilizia per concedere o meno l’autorizzazione alle sale scommesse. E’ quanto ha stabilito il Tar dell’Emilia Romagna accogliendo i ricorsi presentati da sedici centri Goldbet regolarizzati a febbraio 2015 con la sanatoria prevista dalla legge di stabilità. A tutte le sale, si legge nelle sentenze, era stato negato l’ok per la raccolta: “La Questura ha fondato il rigetto dell’autorizzazione sulla mancanza presso il Comune di Bologna del Permesso di costruire per la messa in esercizio della sala”, modifica introdotta a maggio 2015 nella legge regionale del 2013 per il contrasto alla ludopatia. “Ma nel caso di specie non vi è bisogno di ricorrere a questo argomento - spiegano i giudici - perché, nel momento in cui doveva valutare la concedibilità dell’autorizzazione richiesta, la Questura non doveva tener conto della novella legislativa in tema di norme edilizie”. Il richiamo ai procedimenti edilizi “riguarda i procedimenti amministrativi di competenza dei Comuni, e non può in alcun modo riferirsi ai procedimenti in materia di ordine pubblico di competenza dell'Autorità di Pubblica Sicurezza, che non sono disciplinati dalla legge regionale”. Il Collegio riconosce “che la norma del 2015 è stata approvata con l’intento di rendere più difficile l’apertura di attività legate alla raccolta delle scommesse”, tuttavia “non è ragionevole ritenere che anche chi svolgeva in passato quest’attività in modo illegittimo, con previsione di una sanatoria, debba vedersi applicata una norma con una sorta di retroattività giustificata dai tempi tecnici per completare una regolarizzazione”. LL/Agipro

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