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Attualità e Politica

26/06/2017 | 18:02

Nuove tasse sulle slot in Manovrina, Astro e Acmi scrivono a Mef e Sviluppo Economico: “40mila posti a rischio, chiediamo tavolo di crisi”

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ROMA – Un tavolo di crisi al ministero dello Sviluppo Economico, “per gestire decine di migliaia di lavoratori a rischio esubero”, e la riduzione della percentuale di vincite delle slot machine, dal 70 al 68%, per far fronte al nuovo aumento dei prelievi sul gioco. La “manovrina” appena pubblicata in Gazzetta ufficiale metterà a rischio mille imprese e 40mila posti di lavoro: è quanto si legge in una lettera che le principali associazioni di gestori slot e costruttori di apparecchi - Astro e Acmi - hanno inviato al Ministero dell’Economia, a quello dello Sviluppo Economico e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Come “provvedimento tampone” per evitare gli effetti immediati sull’occupazione le aziende, gli operatori chiedono che si riduca la percentuale minima da destinare alle vincite dall’attuale 70% al 68%, così da riequilibrare i ricavi medi degli apparecchi e consentire la sopravvivenza alle imprese. Inoltre si chiede al più presto l’istituzione di un tavolo di crisi al Mise, che scongiuri “la scomparsa di centinaia di imprese ad elevato impatto contributivo, per tutte le forme di fiscalità a cui concorrono” .
L’aumento del prelievo al 19% sul volume di gioco, sottolineano le associazioni, si traduce in una tassazione effettiva sul margine (cioè quanto rimane al netto delle vincite pagate e di altri canoni dovuti allo Stato) superiore al 65%. Una situazione che metterà “fuori gioco” tutte le macchine che - secondo uno studio delle associazioni - non sono in grado di generare ricavi giornalieri minimi da almeno 62 euro: su 345mila attualmente macchine operative in Italia, è scritto nella comunicazione inviata a Mef, Mise e Dogane, circa 230mila lavorerebbero in perdita. A questo si aggiungono altre criticità, a partire dalla riduzione del parco macchine di 150mila unità entro il 2018 e dal cambio degli apparecchi con quelli di nuova generazione entro dicembre del 2018. Inoltre, le normative e i regolamenti locali risultano sempre più restrittivi verso il gioco, in particolare proprio sull’offerta slot, con limiti orari e di distanza da luoghi sensibili.
Senza una norma che preveda la possibilità di rimodulare la percentuale delle vincite, spiegano ancora Astro e Acmi, sono a rischio scomparsa “200 imprese del settore della distribuzione apparecchi che contano su 10mila addetti”, oltre a “800 imprese di gestori e 30 mila lavoratori”.
RED/Agipro

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