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Ippica & equitazione

12/04/2016 | 08:09

Ippica, le società di corse annunciano la chiusura degli ippodromi dal 18 aprile: «Mipaaf esclusivo responsabile»

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Ippica società corse ippodromi Mipaaf

ROMA - La maggioranza delle società di corse titolari della gestione degli ippodromi italiani comunica che dal 18 aprile cesserà l'attività ippica: è quanto si legge in una nota di Ani, Coordinamento Ippodromi, Federippodromi e Uni che accusano il Mipaaf, «esclusivo responsabile della chiusura degli impanti e del blocco delle corse, circostanza storica mai verificatasi prima d'ora». Le società di corse evidenziano che «ulteriori riduzioni dei corrispettivi loro spettanti per i servizi resi avrebbero reso impossibile la continuità aziendale». I vertici del Ministero - continua la nota - «si sottraggono al confronto» con le associazioni e «procedono con atti unilaterali e illegittimi che intendono imporre, abusando della posizione dominante e della dipendenza economica delle società di corse» che, da gennaio, esercitano l'attività in assenza di contratto e senza percepire alcun corrispettivo. Non vengono onorati gli impegni contrattuali del 2015 e le società devono ancora incassare corrispettivi a partire dal mese di agosto 2015». Il Mipaaf «sta decretando la fine dell'ippica italiana, provocando gravissime conseguenze a migliaia di famiglie che operano nel settore, e sta mettendo a rischio l'esistenza del patrimonio equino nazionale»: «in mancanza di un radicale mutamento delle posizioni del Ministero, le società di corso, dopo la sospensione, saranno costrette a cessare la loro attività». RED/Agipro

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