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Ippica & equitazione

29/05/2019 | 08:50

Lombardia: via libera del Consiglio regionale a valorizzazione dei centri ippici

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Lombardia Consiglio regionale centri ippici

ROMA - Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la legge di semplificazione che introduce misure di supporto e valorizzazione dell'attività dei centri ippici per un loro utilizzo ludico, sportivo, addestrativo e turistico, sostenendo la loro localizzazione in aree destinate all'agricoltura a beneficio anche di soggetti che non svolgono attività agricola. Per la Regione Lombardia, si tratta di una «vera e propria rivoluzione per il mondo equestre e per tutte le attività legate all'utilizzo dei cavalli". «Prima, di fatto - ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi - per poter realizzare un centro ippico nella nostra regione era necessaria una specifica area di destinazione nel piano di governo del territorio. Ora invece sarà possibile adeguare le strutture già esistenti in aree agricole. Con questa modifica alla legge regionale avremo un doppio beneficio: da un lato semplificheremo la vita a chi vuole investire in questo settore, dall'altro daremo una ulteriore possibilità di riconversione degli stabili rurali che magari risultano in stato di abbandono».

La modifica si è resa necessaria perché l'attività dei centri ippici non è per legge considerata attività agricola. «C'era un vulnus normativo che - aggiunge l'assessore al Territorio e Protezione civile di Regione Lombardia Pietro Foroni - siamo andati a colmare. Abbiamo ricevuto diverse sollecitazioni sia dal mondo equestre che dai proprietari agricoli. Sarà più semplice dunque far nascere associazioni sportive e attività legate all'allevamento dei cavalli». Secondo i dati della Federazione Italiana Sport Equestri (dati 2018) in Lombardia sono 335 le società equestri presenti su 1.787 nazionale, con un totale di 22830 tesserati (111.731 nazionale) e 21470 atleti (104.036 nazionale). 
«Abbiamo il primato nazionale. L'attività ippica è una tradizione in Lombardia. Vogliamo far crescere ulteriormente questo settore e sviluppare l'interazione con il mondo agricolo», concludono i due assessori. 
RED/Agipro

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