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Ippica & equitazione

11/03/2016 | 12:55

Ippica, le società di corse: “Con altri tagli il Mipaaf sarà responsabile della chiusura del settore”

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ROMA - Qualsiasi riduzione delle risorse per il settore dell’ippica, “già dimezzate rispetto al 2011” non è accettabile perché “comprometterebbe la continuità aziendale delle società” non garantendo “al pubblico ed agli operatori, servizi idonei e nel rispetto delle normative sulla sicurezza. Si comprometterebbe, altresì, la normale raccolta delle scommesse”. E’ quanto si legge in una nota sottoscritta dalle associazioni Federippodromi, Coordinamento Ippodromi, Ani e Uni. Se il Ministero dovesse prendere ulteriori decisioni non condivise, con la previsione di “risorse insufficienti, si assumerebbe la responsabilità della chiusura del settore con gravi conseguenze su migliaia di famiglie e per la vita dei cavalli”.

Le società di corse dell’ippica, che “svolgono la propria attività dall’inizio del 2016 senza contratto”, dopo che la Corte dei Conti ha ritenuto illegittimo l’accordo contrattuale deciso dal Ministero delle Politiche Agricole, riterranno il Mipaaf “responsabile e complice consapevole di ogni conseguente situazione imprevista o evento dannoso”, ritenendo “prorogato sotto ogni aspetto - compreso quello economico - il rapporto contrattuale in essere nel 2015”. Le associazioni, che lamentano l’unilateralità delle decisioni prese dal Ministero, “aspettano ancora di essere convocate sul tema delle risorse aggiuntive a quelle attualmente previste in bilancio”, ritengono inoltre “inspiegabile che pur in presenza di fondi, ben individuati, si comprima il montepremi e si taglino i corrispettivi alle società di corse per i servizi resi. Il rifiuto del confronto, da parte dei soggetti che hanno la responsabilità di gestione del settore, è priva di giustificazione”. FP/Agipro

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