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Attualità e Politica

04/07/2005 | 12:21

GIOCHI: UN MERCATO EUROPEO SENZA RESTRIZIONI ENTRO 5 ANNI

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giochi un mercato europeo senza restrizioni entro 5 anni

(i.d.g.) Si è concluso a Montreal (Canada) il “Global Interactive Gaming Summit and Expo”, l’importantissimo evento che ogni anno vede riuniti tutti i protagonisti dell’industria del gaming. Tema centrale dell’avvenimento: l’affermazione del mercato libero, anche se in molti Paesi Europei è ancora possibile effettuare delle restrizioni e divieti al gioco d’azzardo “cross-border”.
Come si legge su www.jamma.it, l’evento canadese, interamente dedicato all’Europa, ha trovato d’accordo operatori e legali nell’affrontare la legittimità  o meno dei divieti che possono essere applicati ad un operatore perfettamente autorizzato ad esercitare l’attività nel proprio paese d’origine. Non potevano mancare voci di operatori contrari, tra cui Ladbrokes e William Hill, che sostengono come il blocco dell’attività degli operatori stranieri, al fine di difendere il monopolio statale, violi il trattato europeo sul commercio. Il mese scorso, però, la Suprema Corte Amministrativa Finladese ha ribaltato la decisione dello Stato che impediva a Ladbrokes di operare sul mercato nazionale.
 Così come dalla Finlandia, numerosi altri ricorsi in tema di gaming sono stati presentati alla Corte Europea da paesi quali Italia, Svezia ,Olanda, Belgio e Germania. Tuttavia, non essendoci una legge che regolamenti l’industria del gioco interattivo, la Commissione Europea – come si legge ancora su www.jamma.it - può scegliere fra due strade alternative, come illustrato dal dott. Quirino Mancini, avvocato e membro dell’International Master Gaming Law, secondo cui o vengono rimosse tutte limitazioni e le barriere contenute nella Direttiva sui Servizi, oppure vengono modificate queste direttive a favore dell’applicazione di nuove restrizioni. Soluzione, quest’ultima, piuttosto improbabile, perché – come sostiene Mancini - i privati hanno tutto l’interesse a mantenere il mercato più aperto possibile. Lo sviluppo del gambling remoto, secondo gli esperti del GIGSE di Montreal,  rappresenta dunque la scelta più verosimile, ma che richiederà un tempo che va dai tre ai cinque anni. In attesa di una decisione definitiva, qualsiasi Paese che vorrà applicare delle normative sul gioco “dovrà vedersela” con la Corte Europea.

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