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Attualità e Politica

24/03/2004 | 17:38

PRESENTATI GLI ATTI DELL’INDAGINE CONOSCITIVA SUL MERCATO DEI GIOCHI

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presentati gli atti dellindagine conoscitiva sul mercato dei giochi

(c.r.) Si è concluso da poco a Roma, presso la Sala Presidenti del Senato, il convegno di presentazione dei risultati dell’indagine conoscitiva sui giochi. A presiedere l’evento l’onorevole Riccardo Pedrizzi, che ha sottolineato l’importanza del ruolo dello Stato regolatore nel mercato dei giochi in Italia. In particolare, l’attenzione è stata rivolta a uno degli aspetti più delicati emersi dall’indagine, ovvero la lotta al mercato clandestino e la necessità di una trasparenza regolamentare e normativa in un settore quale quello dei giochi.
Al convegno era presente anche il direttore generale dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, Giorgio Tino, che ha ribadito l’importanza del mercato dei giochi in Italia, quantificandone il valore in termini numerici: per il 2004 la raccolta gioco prevista è di ben 20 miliardi di euro, di cui circa 12/13 miliardi torneranno ai giocatori sotto forma di vincite. Attualmente i giocatori italiani sono più di 30 milioni, di cui 78 milioni giocano abitualmente almeno una volta a settimana.Il tema della lotta al gioco clandestino è stato affrontato anche dal generale della Guardia di Finanza Pasquale Debidda, che ha riportato alcuni dati relativi al ruolo svolto dalle fiamme gialle al fine di combattere il gioco illegale nel nostro paese. Nel solo 2003 la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 7mila apparecchi illegali e ha denunciato più di 2300 persone, oltre ad aver ordinato la chiusura di 159 centri di raccolta abusivi.
“Il mercato da solo non si autoregolamenta”. E’ questo il leit motiv dell’intervento del senatore Riccardo Pedrizzi nell’ambito del convegno su “Le regole del gioco”. “Lo Stato deve avere il ruolo precipuo di regolatore del mercato dei giochi, condizione indispensabile per combattere il gioco clandestino che, oltre a sottrarre introiti all’erario, è fortemente nocivo per l’individuo. Il consumatore deve infatti essere tutelato sotto ogni profilo, sia esso di ordine pubblico che di trasparenza delle operazioni, oltre che di salute del giocatore nel senso di tutela e prevenzione degli atteggiamenti compulsivi verso il gioco. Solamente un mercato organizzato e regolamentato dallo Stato può dare questo tipo di garanzie evitando così l’ingerenza della criminalità in un settore - come è quello dei giochi - così importante per il nostro paese. Tra il 2001 e il 2003 è stata superata la condizione di frammentarietà nella gestione del compartimento dei giochi, che sono confluiti sotto la direzione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e che in questo senso dovrebbero essere ancor più garantiti.”
Il presidente della Commissione Finanze del Senato ha poi analizzato il problema del gioco online: “L’accesso al gioco online non può essere impedito, ma attualmente questo tipo di mercato (in particolar modo quello legato alle scommesse) causa gravi perdite erariali, oltre a svilupparsi in un ambito non soggetto alle regole dello Stato italiano. Ci troviamo di fronte a una concorrenza sleale non monitorabile, mentre sarebbe auspicabile garantire – tramite un apposito quadro normativo - la “tracciabilità” bancaria di ogni singola giocata sin dal momento in cui è stata effettuata.”

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