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Calcio

21/05/2015 | 19:45

Calcioscommesse, Tavecchio (Figc): "Basta offese, abbiamo sempre monitorato e segnalato"

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Calcioscommesse Tavecchio Figc

ROMA - «Il calcio è socialità, una componente determinante nel sistema politico italiano non lo si può sempre offendere per fatti che non ci competono. Abbiamo monitorato sempre le scommesse e la Lega Pro ha segnalato a chi di dovere». E' quanto ha detto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, parlando all'assemblea della Lega nazionale dilettanti. «Non si può stare sotto bombardamento tutti i giorni - ha detto ancora, come riporta l’Ansa - L'elmetto non serve più, contano solo le parole. Me lo tolgo l'elmetto, parlo: poi vedremo cosa imputare al sistema che devo difendere obtorto collo. Il calcio genera 6 miliardi di euro nel sistema, coinvolge milioni di persone, voi pensate che i nostri 10 milioni sono scevri dei problemi di un Paese di 60 milioni? La delinquenza che sta nei 60 milioni forzatamente sta anche nei 10, non può non starci è un fatto aritmetico». Cerca di uscire dall'angolo: «30 società hanno fatto delle porcherie. Ma vi ricordo una monotonia ridicola del Paese: nell'80 le alfette entravano negli stadi, nel '90 altre scommesse, nel 2006 Calciopoli. Siamo un popolo monotono anche nel delinquere. Tra 10 anni ci saranno altri casi uguali se non cambiamo il sistema». Ed esige l'aiuto del Coni. «Ci dirà quali sono le procedure più semplici che deve applicare la giustizia per intervenire subito e bloccare queste situazioni. Non siamo un organo di polizia ma siamo un organo di organizzazione di spettacolo e sport. Siamo servi di tutti ma schiavi di nessuno». RED/Agipro

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