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Scommesse

06/12/2013 | 11:44

Scommesse, in piazza a Roma i gestori dei CTD: "Siamo 5.000 in tutta Italia, fateci lavorare"

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scommesse in piazza a roma i gestori dei ctd siamo 5 000 in tutta italia fateci lavorare

ROMA - Sono circa 200 al momento i lavoratori del CTD radunati per la manifestazione organizzata oggi in piazza SS. Apostoli a Roma. I promotori si aspettano una partecipazione di circa un migliaio di persone provenienti da tutta Italia "isole comprese, persino dalla Valle d'Aosta", spiega ad Agipronews Marco Mandolesi, titolare di un centro di Roma che si è occupato di dare sostegno logistico ai partecipanti. "I lavoratori che manifestano oggi si riuniscono al di là delle sigle commerciali dei bookmaker a cui sono legati. Secondo le nostre stime sono circa 5.000 i CTD presenti in tutta Italia che comunque pagano tasse, bollette e stipendi e quindi rappresentano una risorsa per l'economia del Paese", ha continuato.
Diverse le bandiere di Federbet, l'associazione che ha patrocinato la manifestazione di oggi, affiancate alle bandiere italiane e dell'Unione Europea. "Se l'88 non ce lo volete dare, inventatevi un altro numero ma fateci lavorare!" (il riferimento è all'articolo del testo unico leggi pubblica sicurezza), "Lavorare non è reato", "Io scommetto sul mio lavoro... spero di vincere": questi alcuni degli striscioni esposti dai manifestanti, che hanno anche montato un piccolo palco da cui, a fine manifestazione, dovrebbe essere rivolto un appello alle istituzioni, mentre sono tanti i passanti che, guardando gli striscioni, hanno chiesto quale fosse il significato della sigla CTD.

"Abbiamo voluto organizzare la manifestazione qui perchè è una piazza in cui è possibile manifestare senza creare disagi agli altri lavoratori: la nostra protesta vuole essere solo un appello alle istituzioni per trovare delle soluzioni per regolarizzare un fenomeno che non può essere ingnorato. La Corte di Giustizia Europea in diverse sentenze ha già di fatto riconosciuto i CTD come realtà che non può essere tenuta da parte e proprio dall'europarlamentare Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento, ha di recente presentato un'interrogazione in cui chiedeva cosa intendesse fare la Commissione per tutelare il lavoratori del CED. Quello che chiediamo è solo di poter lavorare", aggiunge Mandolesi. Sulla questione dell'imposta unica sulle scommesse che i Monopoli stanno iniziando a chiedere ai titolari dei centri, infine, Mandolesi ritiene che "sono questioni che devono riguardare totalemente i bookmaker: noi non organizziamo il gioco, ci limitiamo a trasmettere dei dati".
PG/Agipro

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