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Attualità e Politica

29/06/2018 | 11:09

Decreto Dignità: calcio e tv in rivolta, Governo a caccia di coperture

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decreto dignità giochi pubblicità

ROMA - Cancellare ogni tipo di pubblicità e sponsorizzazione legata al gioco farebbe perdere allo Stato 700 milioni di mancato gettito in tre anni, oltre a cancellare il budget di 200 milioni all’anno che le società di giochi e scommesse investono in sponsorizzazioni. È quanto riporta oggi “Libero” sul Decreto Dignità proposto dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi di Maio. Per il presidente del Genoa Enrico Preziosi, si legge sulla Gazzetta dello Sport, il provvedimento «è una follia. Lo scopo è ridurre la dipendenza? Ma così si alimenterebbero le puntate all’estero, per non parlare dei circuiti illegali». Secondo il Report Calcio della Figc, si legge ancora, in Serie A su un totale di 681 accordi di sponsorizzazione il 2% riguarda il betting: nessuna squadra della massima serie ha una società di scommesse come “jersey sponsor”, ma la metà dei club vanta accordi commerciali per un valore tra i 500mila e un milione di euro. Le società di gioco, riporta ancora “Libero”, stanno tentando «di ridimensionare la portata dell’iniziativa pentastellata e non senza argomentazioni ragionevoli e di buon senso», e per il “Corriere della Sera” sono contro la stretta anche «le emittenti tv, gli editori e le società di calcio». Lo stop totale alla pubblicità sul gioco, si legge sul “Messaggero”, è anche uno dei punti del decreto che «si scontrano con le esigenze di bilancio dello Stato». RED/Agipro

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