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Attualità e Politica

13/02/2019 | 08:05

Decretone, Garavaglia (MEF): "Nel 2018 vincite per 4,3 miliardi al 10eLotto, da tassa sulla fortuna in arrivo 132 milioni"

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Decretone Garavaglia MEF 10elotto

ROMA - Le maggiori entrate previste dall'aumento all'11% della tassa sulla fortuna per il 10eLotto, pari a circa 132 milioni di euro a regime, «si riferiscono al solo gioco oggetto dell’intervento normativo e cioè al 10eLotto e ai relativi giochi opzionali e complementari (in quanto possibili solo a seguito di giocate effettuate sul gioco base e allo stesso collegate), come il Numero Oro e il Doppio Oro». Lo ha spiegato il viceministro dell'Economia, Massimo Garavaglia, intervenuto in Commissione Bilancio nel corso dell'esame del Decretone. «Le vincite al 10eLotto per l’anno 2018 sono state pari a euro 4.381.158.253 e, conseguentemente, ogni punto percentuale di ritenuta è pari a euro 43.811.582 determinando la stima effettuata, per l’anno 2020, di maggior gettito di circa 132 milioni di euro». La stima della Relazione Tecnica che accompagnava il Decreto Dignità, correttamente, indicava maggiori entrate per oltre 300 milioni, relativi al complessivo prelievo sulle vincite derivanti dal gioco del Lotto ed è evidente che, «in tale sede, non poteva che riferircisi a tutti i giochi numerici a quota fissa». 

 La Relazione Tecnica relativa al Decreto Dignità, inoltre, «ipotizzava una diminuzione della raccolta dei giochi numerici a quota fissa pari al 2%, soprattutto in relazione ai possibili effetti dell’incremento sulle ritenute disposto con quell'intervento normativo, che avrebbero potuto determinarsi relativamente al solo gioco del lotto (non del 10eLotto)», perchè «tale intervento avrebbe depresso il pay out (percentuale di vincite netta) dei giochi numerici a quota fissa e il pay out del gioco del Lotto è significativamente più basso di quello del 10eLotto», spiega. Nel 2018, «il solo gioco del Lotto ha segnato una significativa diminuzione, ampiamente compensata dall’incremento della raccolta relativa al gioco 10eLotto», che invece «segna un incremento annuale costante». Infatti «non sono stati considerati effetti connessi a riduzione di gettito a titolo di I.R.E.S. e I.R.A.P. in conseguenza di contrazione delle vincite, proprio perché si è ipotizzato che l’aumento dell’aliquota della ritenuta sulle vincite possa determinare solamente un rallentamento della crescita sulla raccolta del gioco, ma non una flessione della domanda senza, quindi, alcun effetto deflattivo sui ricavi dei concessionari (ricevitori e concessionario per la gestione del gioco del Lotto automatizzato e degli altri giochi numerici a quota fissa)».
MSC/Agipro

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