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Attualità e Politica

19/02/2019 | 10:42

Scommesse, via libera del Mef alle nuove regole: possibile anticipare l’incasso delle giocate e correggere l’errore nelle quote

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Scommesse Mef regolamento

ROMA - Via libera al decreto ministeriale che stabilisce nuove regole per le scommesse e che è stato firmato dal Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, secondo fonti istituzionali interpellate da Agipronews. Tra le novità, la possibilità – denominata “cash out” - per i bookmaker italiani di pagare una scommessa ai giocatori, o di rinegoziarla, prima che l'evento sportivo sia terminato. La quota di vincita viene ridotta ma l'utente ha la certezza, qualunque cosa capiti prima della fine dell'avvenimento, di incassare almeno una buona parte della potenziale vincita iniziale.  Attualmente, non è possibile per gli operatori cambiare una quota su un evento già registrato dal sistema di Sogei. Secondo il provvedimento, ai concessionari sarà consentito di accettare multiple sull'handicap asiatico, una speciale modalità di scommessa importata in Europa dal Far East. In sostanza, gli allibratori attribuiscono uno svantaggio o un vantaggio ad una squadra, per poter offrire una quota migliore. Questa "special bet" deve il suo successo al basket, dove spesso il divario tra le squadre è eccessivo: diventa così necessario per i quotisti bilanciare le quote con uno svantaggio di punti in partenza per il team più forte.

Arriva la modifica regolamentare all'errore materiale nelle quote, che ha portato negli ultimi anni ad un rilevante contenzioso tra concessionari, operatori e consumatori: il caso, cioé, in cui un bookmaker sbaglia una quota e - non accorgendosi del problema - continua ad accettare scommesse. Il nuovo testo, che Agipronews ha potuto visionare, stabilisce infatti che “Il concessionario che rileva un errore quota per uno o più esiti di una o più tipologie di scommesse a quota fissa contenuti in una ricevuta di partecipazione accettata dal totalizzatore nazionale, può richiedere ad ADM il riconoscimento dello sbaglio. I Monopoli di Stato provvedono poi al ricalcolo delle quote, operando direttamente sul totalizzatore nazionale”. Fin qui, i concessionari erano invece stati costretti dalla convenzione firmata con i Monopoli a pagare comunque i giocatori, presentando eventualmente un ricorso per far riconoscere dai tribunali il tentativo di frode. L'Italia – con questa modifica – si allinea alle altre principali giurisdizioni UE, dove una scommessa su una quota sbagliata viene generalmente annullata. La posta unitaria di gioco per le scommesse a quota fissa è stabilita in cinque centesimi di euro, mentre l’importo minimo per ogni ricevuta di partecipazione giocato non può essere inferiore ad un euro. Innalzato infine il limite massimo di vincita, che passa da 10mila a 50mila euro.

NT/Agipro

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