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Attualità e Politica

06/07/2022 | 18:55

“Lottomatica Firenze Talks”, Gianassi (Ass. Attività produttive Firenze): “Gioco non sia elemento di emarginazione, investiamo in cultura per rendere consapevoli i giocatori”

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“Lottomatica Firenze Talks” Gianassi (Ass. Attività produttive Firenze): “Gioco non sia elemento di emarginazione investiamo in cultura per rendere consapevoli i giocatori”

ROMA - Lotta all'illegalita', regolamentazione, consapevolezza dei giocatori attraverso attività culturali. Sono le linee di azione indicate da Federico Gianassi, Assessore Attività produttive del Comune di Firenze, nel corso di “Lottomatica Talks Firenze – Gioco Pubblico, responsabilità e tutela dei consumatori”. «Il contributo dei Comuni sarà estremamente importante. Il gioco è divertimento, non un elemento di emarginazione sociale», ha aggiunto. 

«L'amministrazione comunale fiorentina ha affrontato negli anni le possibili ricadute negative del gioco e, di fronte a un campanello d'allarme, c'è la volontà di provare a intervenire con gli strumenti a disposizione per contenere un fenomeno potenzialmente problematico. Gli strumenti non sono contro il gioco ma finalizzati a contenere gli aspetti distorsivi e il tema che dobbiamo porci è come anticipare questi interventi. Il gioco è libero ed accessibile e sottratto a una forma illegale quando gestito da enti qualificati; questo è il presupposto», conclude. 

Combattere il gioco illegale per rafforzare il perimetro della legalita'. Lo ha sottolineato  Maria Assunta Ghizzoni, Vice Questore di Firenze, vede «l’unità informativa scommesse sportive, ad esempio, raccoglie tutte le informazioni su scommesse anomale per poi condividere tutte le informazioni con il gruppo investigativo dedicato; a quel punto scatta un piano per debellare il fenomeno. Quindi maggiore è la condivisione, più alta la possibilità che il tutto venga a confluire in un’inchiesta giudiziaria. Le criticità che noi Forze dell’Ordine dobbiamo affrontare sono soprattutto nell’individuare le piattaforme illegali, specie se hanno sede all’estero. Da un lato abbiamo una piattaforma illegale difficilmente individuabile, dall’altra l’anonimato del giocatore e anche l’infiltrazione criminale. La criminalità organizzata si è evoluta; ogni giorno cercano di infiltrarsi nel territorio con il controllo delle agenzie, delle macchine da gioco e le mafie russe, albanesi, cinesi cercano di utilizzare il gioco per accumulare provviste ripulendo il denaro», sottolinea. 

Particolarmente importante nella lotta al contrasto dell’illegale, poi, è il contributo di ADM che, come sottolineato da Ernesto De Feo, Direttore Ufficio Monopoli per la Toscana, ha portato nel periodo di lockdown a un «enorme lavoro di contrasto e verifica per evitare che il gioco illegale potesse prendere piede. Nel 2020 abbiamo effettuato 1.039 controlli sul territorio e, nel mese di maggio, abbiamo verificato che fosse rispettati i DPCM del Governo. Nel 2021, invece, abbiamo effettuato 1.133 controlli a livello regionale controllando circa il 10% delle rivendite tabacchi, 668 esercizi con apparecchi da intrattenimento e controllato tutte e 10 le sale bingo del territorio», ha chiarito. De Feo, infine, ha sottolineato come nel settore ci sia una frammentazione normativa da superare, magari attraverso «un testo unico che semplifichi le cose tutelando l’interesse del consumatore, il gioco stesso e fare in modo che la criminalità organizzata non posso sostituirsi al gioco legale. Il gioco è un’attività economica con imprenditori che investono, i concessionari che ci aiutano a regolamentare il settore e un maggior dialogo tra questi soggetti sarebbe il modo migliore per assicurare la tutela di tutti assicurando un ambiente legale e tutelato», conclude.

RED/Agipro

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