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Attualità e Politica

02/03/2020 | 19:57

Giochi, circolare del Ministero degli Interni: “Nulla osta obbligatori sulle slot machine o scatta illecito amministrativo”

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 Giochi circolare del Ministero degli Interni: “Nulla osta obbligatori sulle slot machine o scatta illecito amministrativo”

ROMA - Su ogni slot machine – “al fine di orientare le attività di controllo” - dovranno essere esposti in formato originale il nulla osta di distribuzione (Nod) e il nulla osta di esercizio (noe) rilasciati dall’Agenzia delle Dogane. E’ quanto ribadisce una circolare del ministero degli Interni distribuita un paio di giorni fa alle Questure e alle Prefetture e che Agipronews ha potuto visionare. I nulla osta di distribuzione - in carta filigranata -  andranno rilasciati nuovamente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a produttori e importatori degli apparecchi, a seguito della variazione del payout (la percentuale di vincite) sulle slot machine. Il documento dovrà essere stampato in originale: ad esso  seguiranno una copia conforme del nulla osta e l’attestato di conformità, entrambi in carta bianca semplice riportante il logo dell’Agenzia.

Per le slot machine, inoltre, “in caso di mancata apposizione dei due nulla-osta, o di utilizzo di copia fotostatica”, prosegue la circolare della Pubblica Sicurezza, scatterà “l’illecito amministrativo” con conseguente sanzione che sarà irrogata dall’Ufficio Adm competente. In materia di tessera sanitaria per l’accesso alle Videolotteries – ormai obbligatoria per legge dal primo gennaio – il Viminale sottolinea che l’attuazione della norma “è stata assicurata” da inizio anno. Per quanto concerne le slot machine, invece, “le regole tecniche trovano compiuta definizione in un progetto sottoposto alla procedura di informazione comunitaria, al cui esito (già completato un mese fa, ndr) potrà essere adottato il decreto Mef". La tempistica, spiega il documento del Ministero degli Interni, è stabilita in “nove mesi” dalla pubblicazione del decreto, oltre i quali non si potranno più rilasciare i vecchi nulla osta, e in ulteriori dodici mesi “entro i quali dismettere gli apparecchi”. Fino a quel momento, alla luce del chiarimento offerto dalle Dogane, l’effettività della disposizione è differita al “verificarsi di tali condizioni” e che quindi “sarà ancora legittimo da parte dei gestori tenere in funzione apparecchi di vecchia generazione, non muniti del meccanismo per l’utilizzo della tessera sanitaria”.

 

NT/Agipro

 

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