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Attualità e Politica

30/05/2018 | 18:02

Antiriciclaggio e giochi, arriva la stretta dei Monopoli: controlli su giocatori e gestori di sale

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Antiriciclaggio GIOCHI MONOPOLI

ROMA - Si alza il livello dei controlli antiriciclaggio nel settore giochi. La stretta arriva con le linee guida dei Monopoli che impongono delle modifiche alle procedure di analisi, verifica e conservazione dei dati dei giocatori nei sistemi di gioco degli operatori: nei prossimi giorni verrà pubblicata la versione definitiva, dopo aver acquisito le eventuali osservazioni del settore. In seguito, trascorsi trenta giorni, l'Agenzia procederà alla presentazione del testo definitivo al Comitato di sicurezza finanziaria e alla successiva emanazione. Nel settore Videolottery (le macchine che consentono vincite fino a 500mila euro e presenti solo in ambienti dedicati) «il National Risk Assessment ha evidenziato un livello di rischio elevato», si legge nel documento che Agipronews ha potuto visionare. 
A luglio dello scorso anno sono entrate in vigore le disposizioni che prevedono per concessionari, distributori ed esercenti la verifica dell’identità dei clienti e la conservazione dei dati di ogni singolo “ticket” - lo scontrino di gioco rilasciato dalle macchine - “di importo pari o superiore a 500 euro”. Le linee guida ribadiscono l’adozione delle procedure che consentano di monitorare “le singole operazioni riferite ad ogni sessione di gioco nel periodo temporale massimo di una settimana” e “i comportamenti anomali legati all’entità insolitamente elevata degli importi erogati rispetto a quelli puntati”. Per ottenere questo, sarà obbligatorio acquisire i dati identificativi del cliente, “all’atto della richiesta o dell’effettuazione dell’operazione di gioco”, oltre alla data delle operazioni di gioco, al valore delle operazioni e ai mezzi di pagamento utilizzati. 

Tutti gli operatori della filiera dovranno disporre di sistemi di gioco che consentano la verifica di ticket di importo nominale superiore ai 500 euro ma anche di biglietti “che indichino assenza di vincite o una bassa percentuale delle stesse rispetto al valore del ticket stesso”. Una misura per contrastare la pratica di riciclaggio delle cosiddette banconote ‘dormienti’: l’escamotage con il quale chi intende riciclare denaro inserisce soldi nelle macchine, non gioca un euro stampando la ricevuta per incassare, così, soldi puliti perché effetto di una apparente vincita al gioco. Distributori ed esercenti sono tenuti all’invio dei dati relativi al cliente e all’operazione, al concessionario di riferimento, entro 10 giorni dall’effettuazione della giocata. Inoltre sarà compito dei concessionari mettere a disposizione dei gestori di sala funzionalità per monitorare le attività dei giocatori e incrociare i dati per rilevare i comportamenti anomali. Verifiche che riguardano non solo le giocate in contanti, ma anche le vincite e i crediti residui su conti gioco nominativi, carte di credito prepagate e ticket di gioco. Per individuare i comportamenti anomali il monitoraggio vengono inoltre forniti degli indici, come il rapporto inferiore al 20% tra importi giocati rispetto a quelli introdotti, o tra vincite e valore dei ticket, ma anche importi non in linea con i valori medi rispetto alla stessa sala o alle sale della stessa zona, nel Comune o nella Provincia di riferimento.

Per le agenzie di scommesse sportive, le linee guida individuano alcune minacce specifiche come «la portabilità» delle ricevute scommesse, le possibili frodi sportive «con conseguente alterabilità delle quote», o il «reinserimento di denaro» derivante illeciti commessi nei punti vendita da parte degli stessi gestori delle agenzie. Minacce trasversali rispetto ad altri settori «fisici» ma anche derivanti da «fattori esterni» che caratterizzano alcune aree geografiche, come «infiltrazioni criminali sul territorio, economia informale, uso diffuso del contante». Il primo livello di allarme per i concessionari è la scelta «dei soggetti da contrattualizzare» nella gestione «dei propri negozi di gioco e “corner”». I concessionari dovranno inoltre valutare «comportamenti di gestori e giocatori all’interno dei punti vendita» in relazione a possibili frodi, ad esempio rilevando la «chiusura anticipata della raccolta» o le «operazioni multiple», con più giocate di importo inferiore rispetto a quello previsto per identificare i giocatori. Una analisi che dovrà essere basata sulla raccolta «media dei singoli punti vendita» e rispetto alle «aree geografiche predefinite», come i Comuni o le Province. Anche in questo caso i concessionari dovranno fornire ai gestori degli strumenti per l’identificazione dei giocatori, l’incrocio e la verifica dei dati.

Le novità riguarderanno anche le sale Bingo: gli “alert” per avviare verifiche e controlli comprendono circostanze «soggettive», come l’uso di banconote di grosso taglio da parte dei giocatori per acquistare le cartelle, richieste di pagamento di vincite inferiori ai 2mila euro o spezzettate, documenti scarsamente leggibili, a questi indizi possono aggiungersi quelli «oggettivi» come la presenza di clienti che non acquistano cartelle, assegnazione di premi in orari vicini a quelli di apertura o la «scarsa affluenza» in occasione di partite con premi aggiuntivi. Inoltre sarà necessario valutare la raccolta e la vendita delle cartelle in relazione alla media di sala, alla media dei giocatori, a quella delle vincite e registrando il numero delle vincite con richiesta di pagamento in contanti. Infine le linee guida sottolineano come gli operatori dovranno avere particolare attenzione alla formazione e all’aggiornamento del personale di sala sulle direttive e le linee guida per l’antiriciclaggio.

 

PG/Agipro

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