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Attualità e Politica

02/02/2018 | 18:10

Bitcoin, MEF: in consultazione lo schema di decreto sul censimento delle valute virtuali

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Bitcoin MEF

ROMA - Censire e comprendere nei suoi diversi aspetti il fenomeno delle valute virtuali in Italia è l’obiettivo dello schema di decreto ministeriale che da oggi è in consultazione pubblica sul sito del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Governo ha già previsto nel decreto legislativo 25 maggio 2017 n. 90 (che ha rafforzato la normativa italiana antiriciclaggio) che i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale debbano assolvere agli obblighi antiriciclaggio per evitare che le transazioni effettuate con le cripto valute possano essere utilizzate per fini illegali.
Il testo, sul quale è possibile inviare osservazioni e contributi fino al prossimo 16 febbraio, prevede per chiunque sia interessato a svolgere sul territorio italiano l’attività di prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale, l’obbligo di comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Lo schema di decreto disciplina le modalità con cui i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale sono tenuti a comunicare al Ministero dell’Economia e delle Finanze la loro operatività. Sono inclusi nell’obbligo di comunicazione anche gli operatori commerciali che accettano le valute virtuali quale corrispettivo di qualsivoglia prestazione avente ad oggetto beni, servizi o altre utilità. L’iniziativa mira a realizzare una prima rilevazione sistematica del fenomeno, a partire dalla consistenza numerica degli operatori del settore che, a regime, dovranno ad iscriversi in uno speciale registro tenuto dalll’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (OAM), per poter esercitare la loro attività sul territorio nazionale. La previsione di obblighi e cautele a carico dei prestatori di servizi relativi alle valute virtuali è coerente con le più stringenti regole dettate dalla V direttiva Ue antiriciclaggio, ormai prossima alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della comunità europea, di cui l’Italia ha di fatto anticipato l’adozione prevedendo già dal 4 luglio 2017, norme più rigorose in materia di prevenzione dei reati finanziari. Sempre l’OAM sarà incaricato di tenere anche un altro nuovo registro, quello dei compro-oro. Il Dipartimento del Tesoro ha ultimato l’istruttoria del decreto ministeriale recante le specifiche tecniche di alimentazione del registro che quindi dovrà essere avviato nei 3 mesi successivi all’entrata in vigore del decreto.
RED/Agipro

 

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