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Attualità e Politica

27/12/2017 | 17:05

Consiglio Regionale Piemonte: approvato piano di contrasto e prevenzione del gioco patologico

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Consiglio Regionale Piemonte CONTRASTO gioco patologico

ROMA - Via libera dal Consiglio Regionale del Piemonte alla proposta di deliberazione sul “Piano Integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del Gioco d’Azzardo Patologico", in base a quanto previsto dalla legge regionale del maggio 2016 e dal decreto del Ministero della Salute dell'ottobre 2016.  "Il piano arriva con un anno di ritardo rispetto a quanto previsto dalla legge, nel frattempo alcune prescrizioni come orari e distanze sono entrate in vigore, ma ora sono fondamentali piano e risorse - ha spiegato il consigliere Giorgio Bertola del M5S nel corso del dibattito in Aula -Siamo in una fase in cui occorre tenere viva l'attenzione, abbiamo assistito a un tentativo di far modificare la legge due giorni prima che entrasse in vigore, e sul tema ci sono pressioni e interessi". Favorevole al piano anche  la consigliera Stefania Batzella che ha sottolineato: "Dobbiamo tenere alta l'attenzione perchè la maggior parte dei Comuni non ha ancora emesso l'ordinanza", relativa alla legge regionale. Sempre durante il dibattito il consigliere Marco Grimaldi, di Sel, ha aggiunto: "Tra comunicazione, prevenzione e attività dei Sert c'è un lavoro enorme che va seguito da professionisti. Per questo chiedo agli Assessori Saitta e Pentenero di riattivare i centi di ascolto per studenti". Proprio l'assessore all’istruzione lavoro e formazione, Gianna Pentenero, ha concluso ribadendo che "il piano è una sintesi utile e proficua per la regione. Possiamo aiutare ancora meglio i Comuni con circolari che rispondono ai numerosi quesiti arrivati". 

Nell'ambito del “Piano Integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del Gioco d’Azzardo Patologico", la Regione Piemonte promuove interventi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto del gioco d'azzardo in forma problematica o patologica, nonché al trattamento terapeutico ed al recupero dei soggetti che ne sono affetti ed al supporto delle loro famiglie, nell'ambito delle competenze regionali in materia socio-sanitaria; alla diffusione ed alla divulgazione dell'utilizzo responsabile del denaro attraverso attività di educazione, informazione, divulgazione e sensibilizzazione anche in relazione ai contenuti dei diversi giochi a rischio di sviluppare dipendenza; al rafforzamento della cultura del gioco misurato, responsabile e consapevole, e al contrasto, alla prevenzione ed alla riduzione del rischio della dipendenza dal gioco e a a stabilire misure volte al contenimento dell'impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco sul tessuto sociale, sull'educazione e formazione delle nuove generazioni. Tra le attività previste ci sono, tra le altre: incontri e corsi di formazione e aggiornamento per i gestori e il personale, convegni e workshop con gli enti locali, campagne informative, potenziamento degli operatori dedicati al GAP, osservazione, studio del fenomeno e monitoraggio delle attività complessive attraverso il potenziamento del già esistente Osservatorio regionale delle dipendenze, coordinamento attività sul territorio, produzione e diffusione materiali informativi a livello locale e interventi nelle scuole. Allo scopo di raggiungere gli obiettivi indicati nel presente Piano integrato, infine, l’amministrazione regionale procede al finanziamento di azioni su due filoni di intervento: uno a livello centrale, in collaborazione con tutti i settori regionali di competenza; uno a livello locale, attraverso il riparto dei fondi alle ASL (riparto su quota capitaria), da utilizzarsi per le azioni specifiche individuate dal presente Piano, anche tenendo conto delle attività previste nei Piani locali delle dipendenze, previa approvazione della Direzione regionale della Sanità.  
RED/Agipro

 

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