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Attualità e Politica

29/04/2021 | 20:18

Coronavirus, Giannini (Capo Polizia di Stato): "Crisi economica favorisce infiltrazioni mafiose, cosche attive nel gioco illegale”

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ROMA - «La crisi generata dalla pandemia ha l'effetto di accelerare cambiamenti economici e sociali che, nell'era pre-Covid, erano ancora in uno stato embrionale. È in questa transizione che le mafie potrebbero inserirsi per rafforzare la sfera dei traffici illeciti tradizionali ed estendere i tentativi di infiltrazione nell'economia legale e nella gestione della cosa pubblica». Lo ha detto il capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza, Lamberto Giannini, nel corso di un'audizione in Commissione Antimafia.
«La 'ndrangheta continua ad essere l'organizzazione criminale più pericolosa per la sua vocazione transnazionale e la capacità di rapportarsi con esponenti del mondo della finanza, dell'economia e della politica», ha ricordato Giannini, sottolineando che «le ‘ndrine continuano ad essere protagoniste di altre attività illegali» tra cui «la gestione del gioco clandestino».
Anche Cosa Nostra, «è particolarmente attiva nella gestione di scommesse e giochi illegali, anche online e - come messo in luce da un'indagine del novembre del 2020 - nelle scommesse clandestine, con l'organizzazione di gare ippiche non autorizzate. È in questa dinamica che le famiglie mafiose rivolgono particolare attenzione ai propri insediamenti a Malta, sede di società di gestione del gaming, dove in passato si è avuta la cattura di diversi esponenti di spiccata caratura criminale», ha ricordato. Per quanto riguarda la camorra, «permane radicata la presenza dei Casalesi, che operano anche attraverso dei gruppi satellite tramite i quali viene mantenuta la gestione delle estorsioni, dell'usura, del traffico di droga, del gioco d'azzardo e delle scommesse», spiega. 
La criminalità organizzata pugliese, ha continuato Giannini, «sta cercando di allargare la sfera dei propri interessi ingerendosi nella gestione di scommesse illegali e anche nei settori dell'economia legale. Sono indicative di queste evoluzioni le risultanze dell'operazione "Gaming Machine" del 9 gennaio 2020, grazie alla quale è stato possibile disarticolare un sodalizio che, con l'aiuto di clan storici della criminalità barese, aveva assunto il controllo della distribuzione delle apparecchiature da gioco tra gli esercizi commerciali, secondo una condivisa spartizione del territorio».
MSC/Agipro

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