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Attualità e Politica

26/03/2020 | 08:00

DL Cura Italia, Misiani (MEF): "Nel prossimo decreto risorse superiori a quelle attuali"

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DL Cura Italia Misiani MEF

ROMA - Il DL Cura Italia «va inquadrato in una strategia più ampia, che proseguirà con l'adozione di ulteriori provvedimenti»: l'emergenza in corso «appare ancora più grave della recessione del 2008, e ciò renderà necessario l'utilizzo, per i prossimi provvedimenti, di risorse finanziarie almeno equivalenti e probabilmente superiori a quelle attuali». Lo ha detto il viceministro all'Economia, Antonio Misiani, intervenuto in Commissione Bilancio al Senato. «In questo contesto va inserita l'attività emendativa, che il Governo intende affrontare, insieme al Parlamento, in uno spirito di apertura e in un'ottica di solidarietà nazionale. Il punto di partenza è, comunque, il fatto che tutte le risorse previste con lo scostamento autorizzato dal Parlamento sono state impegnate per le misure del decreto in esame e, di conseguenza, gli emendamenti onerosi possono assumere rilievo, essenzialmente, come concorso alla definizione degli interventi che si intendono adottare ad aprile», ha spiegato.

L'obiettivo del DL Cura Italia «è quello di aprire un ombrello il più ampio possibile, per il lavoro, per le famiglie, per la liquidità alle imprese. Il ruolo del Parlamento è quindi centrale per segnalare lacune e carenze su settori non coperti, a partire dalle criticità concernenti i lavoratori autonomi, dove occorre svolgere un rapido confronto con gli Ordini e le Casse professionali», continua. «Il tema degli enti locali è rimasto nel decreto meno rilevante», perchè «si è ritenuto decisivo concentrarsi, in prima battuta, sul salvataggio del tessuto produttivo e sulla continuità del reddito di lavoratori e famiglie. E' tuttavia indubbio che anche le autonomie territoriali subiranno gravi contraccolpi, tali da richiedere un intervento ulteriore, su cui possono individuarsi, già in questa sede, spazi di miglioramento», ha ribadito.
Misiani ha anticipato «che si dovrà far ricorso, probabilmente, ad un ulteriore scostamento, ma andranno reperite comunque ulteriori risorse: a tale proposito, va riconosciuto che l'Europa ha fatto, negli ultimi giorni, grandi passi avanti con il varo, da parte della Banca centrale europea, di un programma di acquisti di titoli per 750 miliardi di euro e l'attivazione, per la prima volta, della clausola di sospensione del Programma di stabilità e crescita». Il viceministro ha invitato «a valutare con pragmatismo il ricorso ad altri strumenti, se opportunamente modificati, con eventuali condizionalità limitate alla destinazione per l'emergenza epidemiologica in corso».
RED/Agipro

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