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Attualità e Politica

01/10/2020 | 09:40

Enada fa i conti con la crisi post-lockdown, Distante (pres. Sapar):”Fondamentale essere qui, le aziende ripartono”

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Enada Distante Sapar

RIMINI - La Fiera di Enada a Rimini racchiusa in un solo padiglione, un segnale inequivocabile della crisi che il settore sta attraversando. A tracciare il contesto della manifestazione - la prima dopo il lockdown - è Domenico Distante, presidente di Sapar.

Che Fiera è? Vogliamo definirla di “resistenza”?

Vogliamo dare un messaggio positivo, questo è il nostro obiettivo. Non è facile stare qui, la fiera è molto ridotta ma era giusto farla comunque, secondo me. Le aziende ci hanno supportato e di questo le ringrazio, in un momento davvero complesso per tutti.

Com’è lo stato d’animo degli operatori?

Il colpo è stato pesantissimo, i mesi passati sono stati duri, con gli impegni economici che avevamo e senza incassi. Il futuro necessita di regole certe a livello nazionale e locale, basta con le ordinanze restrittive dei sindaci senza alcun preavviso. La speranza è che ci sia presto una normativa nazionale, l’aspetto positivo è che il Direttore generale di Adm, Minenna, vuole fare qualcosa di concreto.

Il futuro come lo vede? In alcuni provvedimenti governativi recenti si è intravisto qualche segnale di ragionevolezza.

Il fatto che in Parlamento si parli di proroghe delle concessioni è positivo, c’è convergenza tra maggioranza e opposizione. L’importante è il dialogo, evitare atteggiamenti di chiusura da parte del Governo. Decidono le autorità alla fine ma il confronto con gli operatori è fondamentale. Il direttore Minenna mi sembra molto deciso, sono ottimista. Speriamo che sia la volta buona per un riordino, ognuno deve fare la propria parte e spero che non si insista con il tentativo di cancellare la categoria dei gestori. Noi siamo ogni giorno sul territorio a lavorare, prendendoci anche dei rischi. Chiedo rispetto del grande lavoro che fanno le società di gestione, ci vuole correttezza.  

La legge di bilancio vi spaventa come negli anni scorsi?

Non voglio neanche pensare ad un altro aumento fiscale, anche la sola ipotesi è impercorribile. Niente incrementi del Preu e niente cambi di macchine, vogliamo un po’ di stabilità. Magari dalla legge di bilancio potrebbe spuntare una notizia positiva, con la previsione di un riordino complessivo. Lo speriamo tutti.

NT/Agipro

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