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Attualità e Politica

10/07/2018 | 16:06

Giochi, Pucci (Astro): “Il proibizionismo fa solo chiudere le aziende e favorisce l'illegale. Il settore resti unito di fronte alle prossime sfide”

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GIOCHI PUCCI ASTRO

ROMA - «Dopo cinque anni non c'è ancora una valutazione scientifica sugli effetti del distanziometro. Ci troviamo davanti a risposte come quelle fornite dalla Asl di Torino, che ci ha detto che lo spegnimento degli apparecchi ha provocato il dimezzamento delle giocate. Il che mi sembra perfino lapalissiano. Il problema è sapere cosa fanno i giocatori quando le slot sono spente, in quanti si rivolgono ad altri prodotti di gioco e in quanti si orientano sull'offerta illegale». È la riflessione di Massimiliano Pucci, presidente dell'associazione dei gestori Astro e consigliere Sistema Gioco Italia, nel corso dell'incontro sul futuro dell'industria del gioco legale, tenuto questo pomeriggio a Roma in Confindustria. «Di sicuro – ha proseguito Pucci – sappiamo che il distanziometro fa chiudere le aziende. A Natale prossimo la Puglia sarà l'ottava regione a tagliare tutto il gioco. Sta al nostro settore invertire la marcia, fare proposte, ad esempio costruendo prodotti capaci di avvisare l’utente quando esagera o capaci di controllarne la maggiore età. Solo così saremo in grado di capire se la politica ha la volontà di regolamentare il nostro settore, o siamo nel pieno di una ventata proibizionista che spazzerà via tutti, aprendo la strada all’illegalità». 

Fondamentale l'unità del settore, secondo Pucci: «Perdiamo di credibilità quando, per salvare un nostro prodotto, gettiamo la croce addosso ai prodotti degli altri. Solo superando la conflittualità interna al settore, si può giungere al grande interrogativo che tutti noi ci stiamo ponendo, e cioè se questo Governo sarà capace di invertire la rotta rispetto a quanto fatto dai territori, che oggi stanno distruggendo l'azienda del gioco lecito per eliminare il gioco problematico». Astro farà la sua parte, ha concluso Pucci: «Martedì prossimo saremo con i nostri dipendenti davanti alla Regione Piemonte per testimoniare una situazione che sta distruggendo il gioco lecito sul territorio».
MF/Agipro

 

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