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Attualità e Politica

12/12/2022 | 18:29

Giochi, As.tro: "No all'equiparazione delle imprese legali alle organizzazioni criminali, sui dati del Lazio serve chiarezza"

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Giochi As.tro: No all'equiparazione delle imprese legali alle organizzazioni criminali sui dati del Lazio serve chiarezza

ROMA - No all'equiparazione delle imprese legali di gioco alle organizzazioni criminali. A precisarlo è As.tro in una lettera inviata al Direttore de La Repubblica, Maurizio Molinari, dopo la pubblicazione odierna di un articolo dedicato al gioco nelle pagine romane. Nelle sue osservazioni, l'associazione si sofferma su un particolare passaggio, in cui, descrivendo la filiera degli apparecchi da gioco, l'articolo sottolinea i rischi di infiltrazione mafiosa nelle aziende private proprietarie delle macchine. «Si tratta di un passaggio in cui è evidente l’intento di equiparare alle organizzazioni criminali le imprese legali, contrattualizzate con i concessionari di Stato ed autorizzate con licenze rilasciate dalle autorità di Pubblica Sicurezza», scrive l'avvocato Isabella Rusciano, del Centro Studi As.tro. Tale equiparazione «mal si concilia con le dichiarazioni» del generale Nicola Altiero, vicedirettore della Dia. Quest'ultimo «correttamente, si sofferma sull’enorme entità dei volumi d’affari del gioco illegale, il quale, aggiungiamo noi, si caratterizza per l’utilizzo di congegni e modalità operative che sono impossibili da utilizzare nell’ambito del sistema del gioco pubblico legale». Riguardo ai dati sulla spesa nel Lazio citati nell'articolo, «siamo portati a ritenere che sia stata indebitamente confusa la spesa dei giocatori con la raccolta complessiva». Secondo quanto riportato, infatti, la spesa tra il 2019 e il 2021 sarebbe cresciuta del 150% tra il 2019 e il 2021, una percentuale che As.tro ritiene «assolutamente inverosimile», così come l'ulteriore incremento del 30% nel 2022. L'associazione chiede quindi di fornire «i dati economici riportati nell’articolo (elaborati secondo il corretto criterio della suddivisione tra raccolta di gioco, vincite e spesa) e le relative fonti nonché di indicarci i documenti e le fonti».
RED/Agipro

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