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Attualità e Politica

26/06/2019 | 12:33

Giochi, Cantone (ANAC): "Concessionari sotto controllo, bisogna concentrarsi sui punti scommesse sul territorio"

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Giochi Cantone ANAC Concessionari punti scommesse

ROMA - «Il vero problema è che la maggior parte delle concessioni» dei giochi «sono state già date, quasi tutte senza gara». Lo ha detto il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, ascoltato in audizione ieri in Commissione Antimafia, rispondendo al senatore Giovanni Endrizzi (M5S). Bisogna concentrarsi «sul meccanismo "a valle": i grandi concessionari sono pochi e, teoricamente, sono controllabili», mentre i punti scommesse sul territorio «vengono aperti come se fossero normali negozi» e, per loro, «non è prevista l'interdittiva antimafia. In certi Comuni ci sono più punti scommesse che chiese o salumerie. Bisognerebbe chiedersi chi c'è dietro questi punti e, in certe realtà, c'è sicuramente la criminalità organizzata».
Come Anac, ha ricordato Cantone, «ci siamo occupati di una vicenda interessante che aveva riguardato una società molto importante, legata al figlio di un mafioso siciliano, che era stata raggiunta da interdittiva» antimafia. «Però non si è riuscito a revocare quell'appalto, almeno fino a pochi mesi fa, fino a quando ce ne eravamo occupati: quell'appalto continuava per difficoltà enormi da parte dei Monopoli. La ragione era che tutto sommato si trattava di interrompere un flusso di denaro enorme», ha spiegato. «Fra l'altro, quella società - di cui si dovrebbe occupare la Commissione Antimafia perchè, accanto alle infiltrazioni mafiose che avevano giustificato l'interdittiva, aveva messo in atto un sistema di sottrazione dei soldi pubblici attraverso il mancato pagamento delle imposte previste», ha concluso.
MSC/Agipro

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