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Attualità e Politica

16/11/2019 | 15:30

Giochi, Mazza (Cvc): "Politica e regole incerte influenzano chi vuole investire in Italia"

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Giochi Mazza (Cvc): Incertezza regolatoria e politica influenza chi vuole investire in Italia

ROMA -  «In Italia l'incertezza, regolatoria e politica, è diventata insostenibile. Il risultato è che i grandi capitali scappano, o nel migliore dei casi prezzano questo gap. Ma lo prezzano caro: in alcuni settori, quelli regolamentati o influenzati dalla politica, chi è disposto a investire o comprare lo fa a valori più bassi che nel resto d'Europa» e «il settore dei giochi, che conosciamo molto bene, conta il rischio regolatorio in modo eclatante». Lo evidenzia Giampiero Mazza, responsabile per l'Italia di Cvc, in un'intervista a "IlSole24Ore". Cvc è il principale investitore di private equity in Italia, dove è presente da 30 anni: negli ultimi sette qui ha investito due miliardi e mezzo in cinque diverse operazioni: Sisal, Cerved, Doc Generici, Pasubio, Recordati. «Basta fare un confronto con il Regno Unito, che ha la stessa pressione politica e sociale sul settore dei giochi e delle scommesse. - spiega Mazza - Nel Regno Unito le società del settore sono valutate il doppio rispetto che da noi. Come mai? L'unica differenza tra i due Paesi è l'incertezza sulle regole: nel Regno Unito le regole, anche penalizzanti per il settore, restano le stesse per almeno 5 anni. Da noi le regole vengono invece cambiate in corso d'opera. Con la conseguenza che un investitore estero fa molta più fatica a fare i propri calcoli». 
Non solo le regole, infine, ma anche il clima politico conta molto per gli investitori esteri. «Oltre alle regole c'è il clima verso chi investe, che deve essere favorevole. - conclude Mazza - In Italia il grande nemico dei politici sta diventando il concessionario. Invece il concessionario può essere l'alleato dello Stato, sia dal punto di vista fiscale sia da quello dei controlli. Nel gioco, per esempio, è un partner dello Stato nell'obiettivo di mantenere i flussi erariali, contrastare il gioco illegale e anche la ludopatia».

RED/Agipro

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