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Attualità e Politica

04/06/2019 | 15:40

Giochi in Puglia, anche Acadi sostiene lavoratori e sindacati alla manifestazione del 5 giugno

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Giochi Puglia Acadi

ROMA - Anche l'Associazione Concessionari di Giochi Pubblici (Acadi) «esprime solidarietà e piena condivisione di intenti» alle organizzazioni sindacali Filcams CGIL, Fisascat CISL Uiltucs Uil PUGLIA che hanno indetto il 5 giugno a Bari una nuova manifestazione regionale, chiamando alla mobilitazione generale tutti i lavoratori operanti nel settore del gioco pubblico. «Acadi ed i propri associati hanno già avuto modo di rappresentare in diverse sedi istituzionali che un distanziometro espulsivo per errore tecnico come quello della Legge Regione Puglia 43 del 13/12/2013 è in grado di determinare conseguenze nefaste sul piano della mancata tutela della salute e del risparmio dei cittadini utenti, dell’ordine pubblico, del gettito erariale, e su tutti dell’impresa e del lavoro», si legge in una nota. «A fronte della inidoneità dello strumento e dell’errore tecnico che lo caratterizza, consentire la cancellazione della sostanziale totalità dell’offerta legale attualmente esistente significa aprire le porte all’offerta illegale, significa far chiudere aziende del territorio sane e significa far licenziare il personale con cui le medesime svolgono attualmente per lo Stato funzioni di incaricato di pubblico servizio nell’espletamento di attività per la distribuzione di prodotti controllati, per la raccolta di informazioni per il contrasto all’antiriciclaggio, per la tracciabilità dei flussi finanziari, per la raccolta di un gettito erariale unanimemente riconosciuto da emersione», si legge ancora. «Acadi condivide la necessità di portare all’attenzione di tutti le esigenze di tutela della libertà di impresa, dei livelli occupazionali, della legalità e della salute e del risparmio dei giocatori, compromessi dalla regolamentazione regionale, rivelatasi e riconosciuta scientificamente inefficace ed inidonea rispetto agli scopi dichiarati di tutela del disturbo da gioco d’azzardo».
RED/Agipro

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