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Attualità e Politica

18/10/2018 | 14:04

Gioco problematico, quattro gradi di rischio e 13mila persone in cura

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Gioco problematico 13mila cura

ROMA - Su 18 milioni di giocatori in Italia, il 36,4% della popolazione, 13,4 milioni non hanno alcun comportamento problematico, 1,5 milioni sono nella parte “alta” della scala di rischio, mentre i pazienti oggi in cura sono 13mila, distribuiti tra strutture del Servizio Sanitario Nazionale e altri centri privati. La classificazione e i dati sono stati illustrati oggi nel corso della presentazione della ricerca condotta dall’Istituto Superiore di Sanità: i quattro i livelli di rischio con cui vengono classificati i giocatori sono quelli del Problem Gambling Severity Index (PGSI).

Il “livello zero” è quello in cui non si riscontrano problemi di gioco e secondo la ricerca in Italia interessa 13,4 milioni di giocatori, il 26,5% del totale: il comportamento è sociale o ricreativo, la motivazione prevalente riguarda la socializzazione o la competizione e i costi per il soggetto sono contenuti. Si passa poi ai “giocatori a basso rischio”, 2 milioni di soggetti e il 4,1% della popolazione dice la ricerca ISS: si riscontrano “a volte” uno o più atteggiamenti problematici, ma probabilmente non si andrà verso ulteriori conseguenze negative. Terzo livello, i “giocatori a rischio moderato”, 1,4 milioni di persone in Italia, pari al 2,8% del totale: in questo caso i comportamenti ritenuti problematici occupano "la maggior parte del tempo" di gioco e sono maggiormente probabili le conseguenze negative. Quarto e ultimo livello per i “giocatori problematici”, 1,5 milioni e il 3% del totale secondo quanto stimato dalla ricerca dell’ISS: in questo caso i comportamenti dei giocatori creano conseguenze negative personali, per le persone vicine (rete sociale) o per la comunità, con la perdita del controllo sul comportamento di gioco.

Infine, oltre alle categorizzazioni, esiste il dato quantitativo di chi è già preso in carica da strutture o centri per la cura dei comportamenti di gioco: le persone in cura in Italia a oggi sono 13mila.

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